Venerdì al NOpS Festival presso l’Ex Mercato di Torre Spaccata di Roma

Venerdì 29 giugno ore 20.30
WET FLOOR | Sezione Autori
di Fabio Pisano
regia Aleksandros Memetaj
con Agnese Lorenzini e Valerio Riondino
Nogu Teatro

“Oggi se non leggi i giornali sei disinformato, se invece li leggi sei informato male; […] Una delle conseguenze della troppa informazione è il bisogno di arrivare primi, non importa più dire la verità, quindi qual è la responsabilità di un giornalista? Dire la verità. Non solo arrivare per primi, ma dire la verità.” Un uomo è intento a pulire i pavimenti, un tizio è intento a scrivere al cellulare. Inizia una conversazione tra i due; il tizio deve andare via, deve andare in redazione per lavorare sulla presunta notizia di un sequestro di quattro giornalisti da parte di un tipo sconosciuto. Ma il pavimento è bagnato. L’uomo ha devotamente lavato il pavimento e non tollera che il giornalista passi prima che si sia asciugato. La conversazione lentamente assume toni sempre più “ambigui”, fino a diventare un sequestro. WET FLOOR è un atto unico che ha solo l’obiettivo di condurre lo spettatore a questo bivio ormai quotidiano: realtà contro verità. La sovrapposizione del mondo reale a quello social, più rapido e per questo più “vacuo”, porta l’uomo a dei corto circuiti continui, ribaltando il piano “necessario”, e imponendo una scelta drastica: a quale mondo tendere la mano. Ogni scelta però imporrà un sacrificio. Si sacrifica sempre una parte di sé. La parte reale ch’è quella vera. O la parte vera, ch’è quella reale.

ERA MEGLIO SE FACEVO L’ATTORE | Spettacolo
un monologo di Amleto, con Amleto, per Amleto
di e con
Andrea Onori
consulenza artistica
Mariagrazia Torbidoni
Produzione
virgolatreperiodico

“Ho fatto a pezzi cuore e mente per cadere in servitù di parole?” Fare l’Amleto è il problema di tutti gli attori, ma qual è il problema di Amleto? Forse è solo uno dei tanti che non sa come andare avanti. Di certo la Danimarca oggi non è il migliore dei mondi possibili. Non tanto per la guerra, ma perché nessuno prende le cose sul serio. Servi e padroni non combattono più, vanno a banchetto insieme e si scambiano sorrisi in televisione. Ai meritevoli è chiesto di farsi da parte mentre assassini e bugiardi siedono sullo scanno più alto. E chi a fatica riesce a conquistare il suo guscio d’uovo passa i giorni a volerlo difendere, guardando chiunque si avvicini con sospetto e terrore. Solo a teatro le cose sembrano andare bene, per questo tutti vogliono fare gli attori. Alla base dello spettacolo c’è l’idea di una sfida: un attore armato di pochi elementi di scena deve rappresentare l’Amleto. Tutti gli oggetti, i costumi, i materiali tecnici da utilizzare devono poter essere trasportati in uno zaino da viaggio. Il resto è superfluo. Un Amleto che porta la sua vita sulle spalle alla ricerca di un pubblico che possa raccoglierla. Il tutto è una scusa per parlare di Amleto senza dover per forza parlare di Amleto. Aggrapparsi allo scheletro della troppo, troppo solida opera per lanciare lo sguardo più in là, allontanarlo dalla nebbia che abbiamo di fronte e farlo sedere su un palco. La sentinella, il viandante, l’attore, il becchino: non importa cosa fai nella vita, il monologo è lo strumento principe per essere tutti e nessuno. Per dare voce ad una sinfonia di esistenze che reclamano ognuna la medesima cosa: essere qui, adesso, prima che la commedia finisca.

Da giovedì 28 a sabato 30 giugno
FESTIVAL | SEZIONE ANTEPRIME E SEZIONE AUTORI*
Ex Mercato di Torre Spaccata (via Filippo Tacconi, 11)

Ogni serata sarà composta da 3 o 4 lavori di massimo 20 minuti. Primi studi o estratti di spettacoli completi non ancora prodotti, preparati in residenza all’Ex Mercato nel mese precedente.

* Brani messi in scena da Nogu Teatro per la SEZIONE AUTORI.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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