“A cuore aperto”, l’amore raccontato da Beatrice Fazi e Patrizio Cigliano

L’amore è quel sentimento che l’uomo e la donna ricercano continuamente fin da piccoli. L’amore tra uomo e donna si spera, sia unione duratura e per sempre, qualcosa che porti felicità per l’intera esistenza.

È questo il pensiero di Patrizio Cigliano, che, nello scrivere “A cuore aperto”, ha volutamente raccontato una storia presentata da una frase precisa: “l’Amore non muore mai”. Sul palco Beatrice Fazi e lo stesso Patrizio Cigliano, per la regia di Cigliano e le musiche originali di Fabio Bianchini.

Due giovani di estrazione sociale diversa si incontrano da bambini, si innamorano e vivono l’intera esistenza amandosi. Per lei suo marito è l’unico uomo che ha conosciuto, l’unico uomo che ha amato, nel bene e nel male. Ed ora, arrivati a ottant’anni, i due si ritrovano uniti e ancora innamorati.

Il loro è un percorso a ritroso nella propria storia e nella propria esistenza, che ci racconta di una vita fatta di compromessi per amore, dell’essere se stessi e di adeguarsi l’una all’altro. L’amore, infatti, non è solo un sentimento di gioia, ma anche la capacità, di entrambi, di saper cedere quando è il momento per farlo, di nascondere qualche verità, di optare per una bugia a fin di bene, di difendere la persona amata da situazioni difficili.

Il racconto di “A cuore aperto” è il racconto umano di una coppia comune, che naviga attraverso gli anni e la vita, ma lo fa in modo semplice e delicato, facendoci entrare nel cuore della coppia attraverso una finestra aperta per il mondo.

Beatrice Fazi e Patrizio Cigliano si cercano con lo sguardo, con i gesti sul palco e si raccontano, mentre le parole arrivano al cuore, attraversano la mente. Il testo è straordinariamente attuale, veritiero e colpisce direttamente al cuore.

Bellissima è l’interpretazione della Fazi, coinvolgente, sentita. Il suo approccio al personaggio è incredibilmente diretto e si percepisce quanto lo abbia fatto suo, quanto lo senta.

Bella la scenografia che ci porta con i suoi oggetti, nel passato, nel presente, o ci racconta, parola dopo parola, la storia della coppia di coniugi.

Lo spettacolo sarà in scena fino al 18 novembre al Teatro Sette di Roma e sicuramente è una pièce da non perdere assolutamente, per il testo e l’interpretazione dei suoi attori.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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