La recensione di Morta zia la casa è mia! al Teatro de Servi di Roma

In scena al Teatro de’ Servi, fino al 25 Novembre, trovate “Morta zia la casa è mia!” scritto da Gianni Quinto, regia di Marco Simeoli. Con Daniele Derogatis, Valeria Monetti, Maurizio Paniconi e Alesssandro Tirocchi.

La morte si sa, è un evento particolare. Ne abbiamo tutti paura e tocca a tutti doverla affrontare prima o poi. L’unica cosa che aiuta a superare questa paura ancestrale è sdrammatizzare con ironia. In questo spettacolo vanno in scena le dinamiche classiche di ogni funerale di famiglia. I parenti, anche i fratelli stessi, che non vedi da anni, le amiche impiccione, gli sciacalli mascherati da “cassamortari”, la speranza del lascito che possa cambiare la vita, o quantomeno sistemarla. Il tutto condito da battute folgoranti, a raffica.

La scena si apre con tre personaggi che portano una bara piangendo disperati e facendo rotolare ovunque la suddetta bara, e già si intuisce l’anima dello spettacolo. La povera zia è passata a miglior vita e loro, i nipoti, compresa la sorella che aspetta a casa, sembrano essere molto affranti. La scenografia è molto carina perché ripropone il salotto della zia 95enne, mobili un po’ datati il tavolo da pranzo rotondo, la poltrona davanti alla televisione, il plaid per le ginocchia, l’altarino con tutte le madonnine, i santini, i ceri votivi e tanti quadri alle pareti, proprio come erano le case negli anni 50.

Da qui partono poi una serie di esilaranti battute grazie alle quali capiamo che la zia ha cresciuti questi nipoti dall’infanzia, ma che da grandi ognuno ha preso una strada diversa, perdendo di vista i fratelli e anche un pochino la zia. Si scopre poi, che in realtà nessuno dei fratelli ha la vita che sosteneva di avere e soprattutto che tutti sperano nel lascito della zia.

Ci sarebbero le basi per un gran litigio, ma, grazie alla lungimiranza della defunta, che, con un piccolo espediente, gli fa passare del tempo insieme, i quattro fratelli, riescono a superare i rancori e la vergogna delle loro bugie e a tornare ad essere una famiglia. Non solo, ma, in nome della zia, che gli ha voluto un gran bene, loro finalmente riescono a riscattare le loro vite e a fare qualcosa per gli altri, sfruttando proprio la famiglia.  

Gli attori sono molto simpatici, bravi e anche un po’ acrobati! Interpretano anche più di un personaggio, riuscendo a cambiarsi velocemente e scherzando su eventuali sbagli di vestiti, mantenendo sempre la recitazione. Uno spettacolo che puoi vedere divertendoti senza pensare a niente ma allo stesso tempo se vuoi, ti fa riflettere sul tema della morte e dei rapporti personali.

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Raffaella Monti

48 anni, una vita con i bambini ... degli altri, a raccontare favole e a gustarmi film e letture. E se c'è il lieto fine ... meglio!

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