LookingForward. Olivetti: 110 anni di immaginazione
Dal 20 Febbraio al primo Maggio è visitabile, presso gli spazi della Galleria Nazionale d’Arte Moderna la mostra LookingForward. Olivetti: 110 anni di immaginazione. Promossa da Olivetti con la collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, la mostra si compone di due parti: nella prima, curata da Manolo De Giorgi, dal titolo Raccolta visiva, sono in mostra gli oggetti che hanno segnato il grande successo del brand Olivetti, dal primo prototipo di calcolatore personale P101, fino a prodotti moderni come l’APA, un depuratore di aria progettato per gli spazi metropolitani.Nella seconda parte della mostra Disegnare la vita, curata da Ilaria Bussoni e Nicolas Martino,viene messa in primo piano la parte grafica come la fotografia, accompagnate dalle parole che lo stesso Archivio Olivetti utilizza come materiale attraverso il quale guardare la storia.
La mostra è un elogio al marchio Olivetti, nella ricorrenza dei suoi 110 anni. Parte dagli esordi del fondatore Camillo e del successore Adriano, la cui personalità è anima non scindibile di tutto il progetto, mostrando attraverso l’esposizione dei pezzi che hanno segnato il successo del brand, la forte spinta innovativa che questa azienda ha dato ai vari ambiti della vita. Non è infatti una mostra che parla solo di evoluzione elettronica, ma in modo sintetico sono curati i vari ambiti rivoluzionati dal progetto Olivetti: il design, l’architettura e progettazioni di spazi di vita, dalle postazioni di lavoro fino alle residenze per nuovi assunti e studenti. Il racconto che si crea con la realizzazione delle due sezioni, mette in luce le varie personalità che presero parte all’attività dell’azienda caratterizzandola indelebilmente: dai primi pannelli esposti dove sono spiegate le ricerche di Design di Ettore Sottsass, come quello per la macchina da scrivere Valentina, aggressiva e pop, e le ricerche grafiche sui caratteri di Arturo Rolfo, ci si sposta con il percorso della mostra all’ambito pubblicitario con opere di Giovanni Pintori, dalla cui collezione sono esposte oltre 50 locandine pubblicitarie, fino alla parte architettonica di spazi espositivi di showroom realizzati da Gae Aulenti e dei negozi, come quello di Venezia progettato da Carlo Scarpa.
Infine troviamo l’apporto reso dalle varie figure umanistiche che vennero assunte dall’Olivetti, come Franco Fortini e Paolo Volponi, i cui frammenti di scritti accompagnano le numerose fotografie che rendono con vitalità documentaria diverse sezioni del mondo aziendale: le fotografie di Fulvio Roitier mostrano i bambini nelle Colonie Olivetti a Massa Marittima, Ugo Mulas realizza uno spaccato delle donne in Fabbrica, mentre l’obbiettivo di Henri Cartier Bresson segue il trasferimento di stabilimenti Olivetti nel territorio Napoletano e l’ambientamento degli operai nelle nuove case realizzate dall’architetto Luigi Cosenza.
La mostra che narra oltre un secolo di storia costellato di successi, rivela come l’arte sia sempre entrata in gioco nella logica innovativa che ha caratterizzato l’azienda di Adriano Olivetti, e dà spazio anche ai nuovi progetti che, come gli scorsi, sono realizzati in un’ottica di slancio nel futuro per il miglioramento della vita quotidiana.
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