Sabato al Gay Village con Andrea Alessio Cavarretta e il suo “Centrifugo senza rispetto”
Presentazione particolare quella avvenuta ieri sera al Gay Village di Roma, dove Andrea Alessio Cavarretta con il suo libro “Centrifugo senza rispetto” edito da Augh Edizioni che ha dato il via al ciclo di presentazioni dedicate ai libri.
L’autore metropolitano ha portato sul palco, presentandola, la sua raccolta di racconti dissacranti e “senza rispetto” che prendono spunto dalla sua vita, dalle sue esperienze. Un insieme di avvenimenti che ha come protagonisti vicende e persone che hanno attraversato la vita di Andrea. Dissacrante, ironico, pungente. Il libro di Andrea di presenta così al pubblico e racconta la vita con i suoi numerosi momenti belli e brutti, facili e difficili, il tutto “centrifugato” all’interno della propria esperienza che non è solo personale, ma che si avvale di quella delle persone che fanno parte o che hanno attraversato la vita dell’autore.
Accompagnato da Giovanni Palmieri, suo marito, che non lo abbandona mai, Andrea ha risposto alle domande di Natalia Distefano, giornalista del Corriere della Sera e attenta lettrice del libro. Insieme a loro, sul palco, il moderatore Eugenio Durante e il gruppo dei Four Garden Clou formato da Barbara Abbondanza, Serafino Iorli, Lucia Ciardo e Patrizia Bollini, insieme ad Armando Pizzuti, che con maestria hanno dato vita, attraverso la lettura di alcune storie, ai personaggi narrati nel libro e il libro ha preso vita. Una presentazione animata, simpatica e divertente che ha portato gusto al sabato del Gay Village.
“Scrivo da bambino”, ha affermato lo scrittore metropolitano, dichiarando il suo amore per la scrittura che non è solo relegato ai romanzi, ma anche alle poesie, al teatro, alle recensioni. Un amore che lo ha portato a redigere quello che viene definito un caso editoriale. E, come affermato da Natalia Distefano, la sua scrittura non è da esordiente, nonostante sia alla sua prima pubblicazione. E poi ha ringraziato tutte le persone che hanno realizzato il suo sogno di presentare il libro al Gay Village e i suoi genitori che non lo hanno mai lasciato solo, ma sempre spinto ad andare avanti, a “seguire i suoi sogni”.
Dopo di loro tutti insieme ci siamo tuffati nel mondo dell’infanzia, della spensieratezza attraverso le canzoni indimenticabili di Cristina D’Avena e dei personaggi dei cartoni animati che ci hanno accompagnato, facendoci sognare. Dalla famosa “Mila e Shiro” alla “Canzone dei Puffi”, da “Doremon” a “Occhi di Gatto”, passando per “Rossana”, ognuno si è ritrovato a rivivere un momento del suo passato.
Poi via ai balli e alle danze protrattisi fino a notte inoltrata, per una nuova e animata serata al Gay Village di Roma e un plauso alla grafica dell’evento che è una delle cose più riuscite.
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