Tiziano Storti ritorna sul palco dopo il Covid19
Tiziano Storti e gli Appiccicaticci i primi a salire sul palco del Teatro Trastevere per la riapertura post Covid19
Riparte il teatro e lo fa il Teatro Trastevere con una mini stagione estiva, dal 20 giugno al 4 luglio. Sul palco del teatro romano si alterneranno alcune esibizioni e a dare il via ci sarà Tiziano Storti insieme ad Alessio Granato e Fabrizio Lobello in “Luigi”, lo spettacolo a due completamente improvvisato degli Appiccicaticci, ad ingresso gratuito.
Innanzitutto grazie a Tiziano Storti che ha accettato il nostro invito a fare due chiacchiere per parlare del debutto dopo lo stop forzato per la pandemia del Covid19.
Stiamo vivendo un periodo molto impegnativo a livello emozionale ed economico, che si ripercuote sullo spettacolo e in particolar modo sul teatro. Nuove regole, nuove norme da rispettare non solo per gli spettatori, ma anche per gli attori in scena e le maestranze. Come vivi questo periodo?
Credo di aver toccato la griglia di tutte le sensazioni possibili: sconforto iniziale, grande slancio poi per potersi riattivare in forme alternative, come quella online, frustrazione per non poter agire, ansia, accettazione, piacere per le piccolissime cose e così via. La situazione Teatrale e quella Politica, Sociale e Medica si sono poi intrecciate in un “casino” emotivo, che ancora non sapremo dove ci porterà. Siamo sempre stati ottimisti e propositivi e questo ci aiuta ad andare avanti con tutte le criticità (non in ultimo, quella economica) del caso. Siamo Improvvisatori e questo aiuta senza dubbio. Va detto che di positivo per esempio c’è stato che il campionato di calcio è stato interrotto e per me che sono romanista è stato davvero un bene…!!!
Dal 15 giugno si riaprono i teatri, anche se generalmente in questo periodo la stagione è finita e si pensa a qualche festival o evento estivo all’aperto o alla prossima stagione. È per questo motivo che alcuni hanno deciso di dedicarsi alla ristrutturazione, a trasformare il teatro per far accedere il giusto numero di persone. Qualcun altro ha deciso di portare di nuovo in teatro gli spettatori. Come il teatro Trastevere. Tu aprirai la mini stagione con l’improvvisazione: cosa provi?
Sicuramente piacere e decisamente molta voglia. Siamo anche curiosi di capire come reagiremo sia noi che gli spettatori. Abbiamo deciso volontariamente di metterlo gratuito per riportare un po’ di gente a teatro e cercare di far riemergere la passione per lo spettacolo. Credo lo capiremo davvero una volta che saremo sul palco live sabato ben 105 giorni dopo il nostro ultimo show da vivo.
Come vi destreggerete sul palco?
“Luigi” è uno spettacolo concepito per due attori ed è improvvisato. Chiaro che dovremmo fare attenzione a distanze e contatti, ma chiaro che questo ci farà “pensare” durante lo spettacolo a NON fare certe cose. Siamo davvero incuriositi dalla situazione. Anche il nostro maestro musicale sarà sotto la padana per non avere contatti con noi.
Cosa mancherà alla rappresentazione?
In realtà nulla! Lo spettacolo è concepito con 2 attori e due sedie e, appunto, il musicista che improvvisa anche lui. Mancherà prossemica e la parte di contatto, ma per il resto è fedele allo spettacolo originale. Noi due (Fabrizio e me) il musicista, la parola “spunto “ chiesta al pubblico (una e una sola) e sessanta minuti di Improvvisazione Totale, leggera, comica, surreale, cantata, poetica etc. etc. Ecco forse spogliarsi nudi e fare l’amore sul palco non è il caso, ma c’è da dire che non lo avremmo fatto comunque… credo!
Lo spettacolo sarà comico, come ti stai preparando a questo nuovo debutto?
L’improvvisazione teatrale ha la bruttissima idea di essere associata (soprattutto perché spesso siamo stati noi a renderla così) solo ad uno spettacolo comico, in realtà la bellezza di “Luigi” è che non lo è: è un po’ tutto. Fabrizio della Compagnia dei Bugiardini è un improvvisatore bravissimo, fra i migliori del panorama romano, e Alessio (il musicista) credo è fra i primi in Italia. Quindi penso sarà davvero stimolante vedere quello che succederà. Onestamente non vediamo l’ora.
Al momento della proposta da parte del teatro, cosa hai provato? Che cosa ti è venuto subito in mente?
Col Teatro Trastevere abbiamo rapporti da 2 – 3 anni, ed è diventata casa per gli APPICCICATICCI. E’ stato quasi naturale per me, alla loro riapertura, approfittare della situazione e dare un segnale insieme. Di fatto lo spettacolo è gratuito (faremo una specie di cappello simbolico alla fine della serata) per poter proprio ri-lanciare il Teatro e tutto il suo mondo. Non ho pensato per la verità, ho subito chiamato Marco (Teatro Trastevere ) ed è stata immediata la data, anzi le perché ne faremo due (il 21 c’è I C’ANT, lo spettacolo musicale).
Farai da apripista, con spettacoli divertenti e gratuiti, senti delle responsabilità?
Più che altro sento la curiosità (e non so se è positività o meno) di capire dopo più di cento giorni, come siamo messi sul palco. Ci siamo allenati a riprendere a improvvisare giusto un paio di volte. Ecco questo è l’unico dubbio… ma è pur vero che questa è anche una spinta a far meglio.
Tornando al periodo di Lockdown, come lo hai vissuto? Cosa ti ha lasciato?
A parte i 100 giorni di solitudine di matrice Marqueziana, la ferita è profonda perché ha fatto riemergere moltissime questioni aperte e poi ha coinciso anche con i mie 40 anni. Diciamo che tutto ha avuto un impatto notevole e accorto. Lascia precarietà da una parte e rivalsa dall’altra con la capacità di adattarsi in moltissime situazione, una fra tutte questa. E poi mi ha lasciato un nodulo alla voce come sai, perché utilizzare il mezzo web col microfono e cantarci sopra cercando di arrivare a casa degli spettatori a volte non l’ho gestita al meglio, diciamo!
Ricordiamo il nostro appuntamento con il Teatro Trastevere, il 20 giugno alle ore 21.00 al Teatro Trastevere di Roma, lascio a te l’incarico di fare un invito per tutti a tornare a riempire teatri, cinema, ed altro…
Lo spettacolo del 20 e del 21 è un doppio appuntamento “gratuito”; prenotazione ovviamente obbligatoria per motivi “contingenti” nella nostra pagina APPICCICATICCI alla mail appiccicaticcishow@gmail.com; al momento sono rimasti 3-4 posti il 20 e una decina il 21; sono completamente Improvvisati e quest’anno abbiamo collezionato 6 sold out su 7. Il pubblico ritorna e ama davvero LUIGi e I CANT. Quindi non rimarrete delusi. Però questa volta il senso è molto più ampio e si allaccia alla seconda questione. Io credo, senza polemica per nessuno, che la cultura e l’arte siano strettamente collegati a coscienza e intelligenza. Oltre che fare bene a voi, farete bene anche ad un settore in Italia, il Teatro, martoriato, con evidenti paradossi economici e non solo (a Roma per esempio, senza fare nomi ci mancherebbe, viviamo questi estremi!); i Teatri come i Cinema rappresentano una fetta di mercato enorme da un punto di vista economico e di responsabilità civile davvero importante. Non me ne voglia male la Barbara D’Urso, ma l’intrattenimento non è solo uno specchietto per le allodole, è anche il miglior vestito possibile per la nostra vita.
Grazie per essere stato con noi e in bocca al lupo!
Grazie a te!!!!!!!!!!!!!!!! Ti aspetto ovviamente (sennò durante lo spettacolo parlo male di te, che poi abbiamo anche questa arma ricattatoria!!!! Scherzo… forse!).
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