Transavanguardisti: Francesco Clemente

immagine da web

Soggetto ricorrente nella sua ricerca artistica è la figura umana

Nato il 23 Marzo del 1952, Francesco Clemente è, insieme a Enzo Cucchi, Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino, artista inserito in quella corrente artistica che il noto critico d’Arte Achille Bonito Oliva etichettò come Transavanguardia. La corrente così definita verso la metà degli anni 70, è contestualmente inseribile nello sviluppo di linee artistiche postmoderne, successive e slegate alla ricerche delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie anni 50; più in generale nello stesso momento storico, prende corpo una concezione della storia come qualcosa che si sviluppa in modo non lineare o sequenziale, ma come un movimento laterale che non porta necessariamente ad uno status migliorativo: su questa scia, la ricerca artistica si allontana dal moderno per recuperare figuratività e simboli unitamente alla sfera tecnica.

La pittura, elaborata secondo ricerche differenti, viene ripresa ponendo elementi separati in dialogo all’interno della stessa cornice, recuperando quel formato tradizionale che vede lo spettatore porsi in aspetto paritario e dialettico con l’opera, tra i cui effetti c’è anche un ritorno a opere autonome e durevoli.

Nell’arte di Clemente in particolare si ritrova un rivolgersi al culto, al mito e all’origine che spesso viene da lontano e non legato esclusivamente ad un genius loci, ma piuttosto al luogo da cui si è scelto di provenire: per lui l’India, le cui tradizioni saranno ispirazione tecniche e non solo, resta intrinsecamente legata alle sue opere come l’Afghanistan era per Boetti, artista di cui fu assistente. Soggetto ricorrente nella sua ricerca artistica è poi la figura umana: attorno ai suoi autoritratti, alle sue persone, ai frammenti di corpo raffigurati, si trova quella matrice soggettiva ed intima che lega la conoscenza di un senso di origine all’uso della linea.

Attualmente attivo tra Varanasi e New York, molte delle opere di questo maestro sono visibili nelle grandi collezioni italiane e mondiali.

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Carolina Taverna

Diplomata al liceo artistico e laureata in studi storico artistici con tesi in arte contemporanea.

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