Tutti amano Sanremo e hanno qualcosa da dire

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È partita ieri sera la sessantacinquesima edizione del Festival di Sanremo accompagnata dallo slogan “Tutti amano Sanremo”.  Nel pre-serata subito un incontro con Albano e Romina e alcuni fotogrammi dei due cantanti che li vedevano sul palco di Sanremo a cui la coppia, in passato, ha partecipato. Poi la presentazione di alcuni cantanti in gara, in un backstage nel quale i 20 big della canzone raccontano emozioni, aspettative, sensazioni e le loro canzoni. Si parla anche del clima sereno e amichevole che si respira dietro le quinte. Ma questo è anche il Festival dei grandi ritorni: Irene Grandi, Marco Masini, Raf, Nek.

Uno sguardo alle prove generali dove un onnipresente Carlo Conti controlla dalle luci all’audio, alle performance dei suoi prescelti e si può partire per la prima puntata, insieme alle sue vallette, che contornano alla serata. Arisa, Emma, Rocio, si vedono e non si vedono. A loro il compito di sfilare con abiti da sera e di presentare, con Conti, i big della serata.

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Conti lo aveva annunciato in conferenza stampa, la protagonista del Festival sarebbe stata la canzone, la musica. Pochi interventi, solo per presentare il cantante, la canzone e poi spazio alla competizione. E così è stato e non sarebbe stato male, se la canzone non avesse lasciato Sanremo.

Al primo ascolto non tutte piacciono, non tutte possono essere comprese e amate, poi si sa, il tempo farà la sua parte, in fondo si sono sentite solo una volta. Fra tutte si salvano, per adesso, solo Annalisa, Alex Britti, Nek, Chiara. Le altre lasciano qualcosa che ancora non si comprende. Non i cantanti, naturalmente, ma le canzoni. Una su tutte, delude quella portata da Lara Fabian. Voce bellissima, cantante internazionale, che ha cantato un testo che a primo orecchio non si riesce a seguire. Sarà stata l’emozione, il palco italiano, ma non è una canzone che colpisce al primo ascolto.

Sarà forse per la grande attesa, per le parole che hanno accompagnato la serata ma ci si aspettavano altre canzoni. Qualcosa da far esplodere l’Ariston, invece per gli applausi sinceri si è dovuto aspettare Tiziano Ferro, il primo super ospite della serata che ha cantato “Non me lo so spiegare”, “Sere nere”, “Voglio farti un regalo”, e poi il nuovo “Incanto“. Per lui il teatro canta, applaude e si anima per la musica.

A scaldare gli animi ci pensa anche la coppia Albano e Romina. Certo, a 26 anni dalla loro ultima esibizione a Sanremo hanno cambiato il loro modo di porsi sul palco, poi tanto di separazione amara tra i due che Albano ha sottolineato con una battuta, ma la coppia che per anni ha fatto sognare gli italiani, attrae ancora oggi. Nostalgici di “Felicità”, “Ci sarà”, aspettavano il ritorno sulle scene del duo, avvenuto l’anno scorso a Mosca, ma non potevano non esibirsi insieme anche in Italia.

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Restando in tema di famiglia Carlo Conti porta sul palco la famiglia più numerosa d’Italia, gli Anania, 16 figli, dai 20 mesi a 20 anni, accompagnati da mamma e papà.

I figli riescono a dedicare alla mamma una canzone sanremese, tornando in dietro nel tempo, quella dei “Profeti”, “Gli occhi verdi dell’amore” come quelli della loro mamma. Qualcuno si scandalizzerà sentendo parlare di Dio e Spirito Santo, eppure se fosse salito sul palco un buddista o un musulmano, nessuno avrebbe avuto da ridire.

Chi si porta critiche pesanti è Alessandro Siani. Due uscite poco felici del comico rovinano il suo intervento che dovrebbe far riflettere sul serio. Ospite due anni fa quando si parlava di crisi e lavoro assente, quest’anno si ritrova sullo stesso palco e con le stesse problematiche e il suo sottolineare della Salerno –Reggio Calabria, autostrada nel mirino da più di vent’anni, dovrebbe far riflettere e non lasciare basiti. Gli italiani sembra che non vogliano vedere la realtà delle cose.

Passiamo alle canzoni, quelle che ci interessano di più. Chiara apre la competizione con una splendida voce e una canzone non male, classica sanremese che riesci a canticchiare subito. Dopo di lei Alex Britti chitarrista d’eccezione, e poi di seguito gli altri, anche se nessuno di quelli che salgono sul palco hanno lasciato un segno indelebile. Bellissima la voce di Lara Fabian alla quale è affidata una canzone che ne mostra le sue doti canore, ma non la premia.

La canzone che emoziona di più è il rock di Nek. Poi è la volta del duo Grazia Di Michele e Platinette, con una canzone sul sociale. Non sanremese, ma sul sociale, almeno una canzone ad edizione, ci vuole. In fondo Sanremo è il palco dove un testo forte può esprimersi e permettere a canzoni del genere di emergere e farsi conoscere dal pubblico. Un plauso al duo che si esprime in simbiosi, consapevole di un’amicizia solida tra i due. Ma le canzoni sanremesi le riconosci nel tempo, dopo averle ascoltate più volte e allora ne comprendi la forza e la bellezza.

E stasera la seconda puntata!

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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