Come sentirsi sempre “Fuori luogo”
Fabian Grutt in scena a Roma al teatro Duse, fino al 15 febbraio, torna con lo spettacolo “Fuori Luogo“, scritto a sei mani dallo stesso Grutt insieme a Pietro Sparacino e Gianluca Irti.
Il testo racconta in modo molto ironico, la vita dello stesso Fabian, di madre tedesca e padre napoletano, da cui prende il nome, appunto Fabian Grutt. La sua è una vita sempre “fuori luogo” proprio perchè non riesce a collocarsi, fin da piccolo, in una delle due realtà in cui vive, Italia e Germania.
A Napoli lo chiamano o’ tedesc, a Berlino, Napoletana, ma in nessuno dei due posti viene accettato come reale componente della , un po’ come il calciatore straniero nelle squadre di calcio. Eccolo allora ritrovarsi a vivere emozioni e situazioni che lo portano, spesso, al paradosso. Ed è questa ricerca intensa del proprio posto nel mondo, così tanto italiana, che fa emergere la bipolarità che Fabian sente così forte in questi suoi primi 40 anni.
Le cose non migliorano con il passare del tempo, e crescendo questo sentirsi fuori, continua ad essere presente nella sua vita, anche quando si trasferisce a Roma, o quando, nella ricerca di lavoro, lo indicano come troppo o troppo poco napoletano, ecc.
Un divertente monologo che racconta non solo il senso di estraneità che si percepisce nella vita di una persona, ma anche della presenza di quei luoghi comuni che accompagnano la propria vita, legate al loro luogo di provenienza. Divertente anche lo sketch della nascita della figlia, dove, all’ospedale gli vengono chiesti i prodotti tipici napoletani, come se si girasse con “sfogliatelle e mozzarelle sotto il braccio“.
Artista che non si stanca di interagire con il proprio pubblico, incitandolo a partecipare con battute, attento sempre all’interesse che gli viene concesso, si diverte sul palco e lascia divertire gli spettatori che lo seguono riflettendo con lui su alcune domande: E chi non è così deciso? E chi ne rimane fuori?
In fondo Fabian Grutt è un improvvisatore professionista, dalla cui mente escono testi comici, tutti ispirati alla sua vita reale, vissuta con la stessa ironia con la quale è caratterizzato il suo stile comico sulla scena.
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