Urgenze 2017: seconda settimana
Seconda settimana della rassegna Urgenze 2017 che sta andando in scena al Teatro Tordinona al centro della città eterna. Le serate, presentate da Francesca Romana Miceli Picardi, Lara Panizzi e Marianna Stoico, hanno visto protagoniste altre quattro compagnie, con un’eccezione la domenica, nella quale sono andati in scena ben due spettacoli tutti al femminile.
Si comincia con venerdì, quando in scena va “Tutto a suo nome” scritto e diretto da Alessandra Schiavoni con Andrea Zanacchi. Il protagonista è un giovane ingegnere trentasettenne, disoccupato, senza obiettivi, trasandato, che vive nella casa della madre dove tutto è a suo nome. A disturbare i suoi pensieri, la sua vita, è lo squillo del telefono incessante, tra proposte e vicine invadenti. Ma la sua vita è votata al suicidio, poiché lui stesso non vede alcun futuro, dopo la morte della madre, avvenuta tre giorni prima e che lui nasconde nel pozzetto congelatore.
“Telè” con Arturo Scognamiglio, diretto da Lorenza Sorino su testo di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio, di un quattordicenne napoletano, Telemaco D’Amore che vive nei quartieri problematici di Napoli, in una famiglia numerosa, dove ogni componente aiuta facendo dei “lavoretti”. È questa la vita di Telemaco, tra scuola e impegni lavorativi e qualche momento di svago da passare insieme ai compagni che hanno lo stesso destino, proprio tra un impegno e l’altro. Ma Telemaco ha un sogno, quello di trovare suo padre, sparito due mesi prima. Così, all’insaputa di tutti, parte scoprendo un altro mondo, altre occasioni, un’altra vita.
“Fino al cielo risuona” di Alessia De Bartoli con Alessia De Bartoli e Giselda Palombi, racconta della crisi economica e dei suicidi che stanno diventando una tragica prassi del nostro tempo, infatti sono uno ogni due giorni e mezzo. Si ha la sensazione che dietro a queste morti non ci sia solo la crisi, ma anche il senso di abbandono e isolamento che porta queste persone farla finita. A parlarci di questo sono due monologhi di donna, che si alternano sulla scena. Una è un’immaginaria first lady, che ha piena fiducia nell’operato del marito, nelle sue scelte, nelle sue idee, fino alla scoperta delle menzogne. La seconda è una donna semplice, portata davanti al giudice perché ha urlato per la strada “governo ladro”. È lei che racconta invece, l’Italia di oggi, i politici, gli atteggiamenti delle persone, ma anche un senso di speranza che aleggia nella volontà di opporsi con una particolare protesta.
“Ti maledico” di e con Paola Tarantino è lo spettacolo che conclude la seconda settimana di rassegna Urgenze. È un monologo per donna che racconta di due persone, un uomo e una donna che si ritrovano rinchiusi in un magazzino di cemento vivo. I due si osservano, si scoprono, si pongono domande, tra cui quella se è meglio vivere o morire. Lei si nutre di un’ossessione omicida, lui di silenzi e attesa. Nel mezzo l’amore. Lo spettacolo racconta di una donna alla ricerca di un uomo da amare per poi uccidere.
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