Al Museo Maxxi di Roma una mostra su Intelligenza artificiale e arte
Com’è umanizzare l’intelligenza artificiale e com’è disumanizzare l’uomo?
Re:Humanism – Re:define the Boundaries è la mostra collettiva allestita nello Spazio Corner Maxxi del Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma dal 5 al 30 maggio, curata da Daniela Cotimbo Presidente dell’associazione Re:Humanism e realizzata grazie anche al sostegno di Alan Advantage. È una grande mostra collettiva che esplora e indaga il rapporto fra Intelligenza Artificiale e arte contemporanea, riflettendo su tanti quesiti sorti intorno al rapporto che potremmo trovare o spiegare tra oggetti costruiti dall’uomo o ideati dalla natura, oppure sul cambiamento che sta avvenendo tra la ricerca sempre più spasmodica, di umanizzare le macchine, donando a loro i sentimenti umani, e la continua “disumanizzazione dell’uomo”, sempre più percepibile in ogni campo e situazione.
Queste sono solo alcune domande delle quali si sono occupati gli artisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno superato la selezione della giuria, formata da: Alfredo Adamo, CEO di Alan Advantage; le curatrici, storiche e critiche d’arte Daniela Cotimbo, Federica Patti e Ilaria Gianni; il curatore e storico dell’arte Valentino Catricalà, l’artista Lorem e Michael Mondria, managing director a Ars Electronica; il ricercatore Mauro Martino, fondatore e direttore del Visual Artificial Intelligence Lab all’IBM Research e Trond Wuellner, Product Director di Google.
Gli artisti hanno interpretato i cambiamenti della società e dei concetti attuali attraverso le trasformazioni legate alla robotica e alle tante implicazioni che queste comportano in campo politico, giuridico e sociale. Il cambiamento è attorno a noi, ma spesso non ce ne accorgiamo, presi dal vivere la nostra quotidianità. Per parlare di ciò, analizzare le varie questioni, comprenderne le dinamiche, durante il periodo della mostra, sarà possibile partecipare a incontri o talk in presenza o streaming, attraverso il canale YouTube di Re:Humanism, con artisti, esperi di Intelligenza artificiale, esponenti di arte e cultura contemporanea.
La mostra è stata realizzata grazie al patrocinio di RAI, al sostegno di Alan Advantage, ai Main Sponsors Enel, Wallife, al supporto di Pi Campus, Romaeuropa, Kappabit, Assotelecomunicazioni, in Network con EIA Factory, Filosofia in Movimento, al partner Tecnico Hueval, al Media partner Artribune.
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