InCorti da Artemia 2025: In viaggio con Madonna
In scena il corto che parla delle vacanze con figli
In viaggio con Madonna (tratto da una storia vera) scritto e diretto da Bianca Maria Castelli, con Bianca Maria Castelli, Claudio Bevilacqua, Roberto Capacci ed Enrico Mossena, è uno dei corti in scena al festival InCorti da Artemia 2025, ideato e diretto da Maria Paola Canepa direttrice artistica del Centro Culturale Artemia di Roma. Il festival divenuto una piazza importante del panorama teatrale italiano, presenta al pubblico corti che potranno divenire spettacoli e che si contenderanno le preferenze di pubblico e giuria presente in platea.
Benvenuti! Chi sono i protagonisti del corto?
Grazie bentrovati! In questo corto essenzialmente c’è una protagonista, gli altri sono personaggi evocati dal ricordo della protagonista, anche se fondamentali per la fruibilità della storia.
Che cosa rappresentano per i personaggi il mare, il viaggio, la vacanza?
Per la protagonista il mare, il viaggio, la vacanza, rappresentano quello che in genere rappresentano per tutti: staccare la spina dopo un anno di lavoro e in questo caso anche dalla fatica di far quadrare l’impegno lavorativo con quello familiare caratterizzato soprattutto, in questo caso, dall’accudimento di due bambini piccoli, gemelli.
E per te?
Cosa significa per me una vacanza? Penso che un viaggio è sempre una fonte di ricchezza per l’anima… penso che viaggiare sia il respiro della mente.
Il corto è tratto da una storia vera. Che cosa colpisce dello spettacolo? E della storia vera?
Sì, il corto nasce da una storia vera ed è un racconto autobiografico. Le cose sono andate proprio come le racconto: mia madre, 15 anni fa, mi suggerisce questo tipo di vacanza perché è un contesto comunque protetto, dove io avrei potuto rilassarmi un po’ con l’aiuto di un intrattenimento esterno per i bambini.
L’animazione però, se da un lato intrattiene i bambini, dall’altro ha il compito di intrattenere anche gli adulti, è il loro lavoro d’altronde ma questo la protagonista non l’aveva calcolato perché in passato aveva un altro modo di viaggiare. La protagonista ha altri interessi, ama la musica, l’arte, ama stare nel suo mondo, mentre sfiora la sabbia dorata canta note di swing, ma il sogno si infrange con il gioco delle bocce proposto a gran volume dagli animatori…
Quali sono i sentimenti che vi hanno accompagnati durante le prove e la conoscenza della reale storia?
Durante le prove ci divertiamo perché siamo tutti amici e da sempre lavoriamo in teatro insieme, ci capiamo con un’occhiata, con un cenno: c’è una grande intesa. Lavoriamo però non solo divertendoci ma anche con molta attenzione e scrupolo su quello a cui stiamo lavorando, insomma c’è il momento per ridere ma anche il momento di massima concentrazione sul lavoro.
La storia reale è una storia che parla di figli, di impegni e di desiderio di evasione, appunto con una vacanza, ma non è possibile rilassarsi come si vorrebbe, allora in questi momenti di frustrazione anziché reagire con la rabbia ci possiamo aiutare ad esempio con l’umorismo, con l’autoironia. Il famoso elemento tragicomico che accompagna la nostra esistenza, se lo si accoglie, può diventare una risorsa che alleggerisce la situazione e tutto si trasforma in una leggerezza quasi poetica.
Come vi state preparando al debutto sul palco di InCorti da Artemia e cosa vi aspettate da questa esperienza?
Ci stiamo preparando facendo prove su prove, come sempre. Ci aspettiamo una comunicazione fluida, empatica tra noi artisti e il pubblico, è fondamentale per noi come per tutti gli artisti.
Grazie e in bocca al lupo!
Grazie, viva il lupo!