A Roma la prima esposizione di Paolo Ventura

Foto Carolina Taverna

Paolo Ventura: nell’art space VISIONAREA la prima mostra romana dedicata al famoso scenografo, costumista, fotografo e pittore.

Sarà visitabile dal 7 ottobre la mostra dedicata a Paolo Ventura Autobiografica (con ex voto). La mostra è la seconda all’interno del nuovo art space VISIONAREA, spazio espositivo che trova posto nella struttura dell’Auditorium della Conciliazione. L’area espositiva in cui si articola la mostra è composta dallo spazio al piano terra, un white cube pronto ad assorbire l’energia delle opere esposte, e in una sala superiore adiacente al caffè Chorus, un luogo più intimo e raccolto che ricorda un salotto privato con la tappezzeria e le ampie pareti ocra, ma che ben contiene i 3 grandi lavori dell’artista esposti lì per l’occasione.

Paolo Ventura, pittore, scenografo, fotografo e costumista, espone per la prima volta a Roma, offrendo ai visitatori lavori inediti consistenti in pitture acrilica su carta e fotografie dipinte. Le opere su carta, immagini autobiografiche, nascono come contrappunto visivo alla scrittura della sua Autobiografia di un impostore, il libro in cui Ventura racconta della propria ritualità, dell’infanzia e delle vacanze estive. Le figure che si legano a questo racconto sono fatte di pennellate dense, pochi colori realizzano forti contrasti che ben si sposano con la capacità sintetica nella resa di immagini, come fossero dettagli nitidi di ricordi, flash strutturati ed empatici che parlano universalmente: in una sorta di visione felliniana, il dettaglio diventa archetipo di un corpo e forma che educa il nostro sguardo. L’aria generale è quella di pitture metafisiche, semplici e quasi surreali nella decontestualizzazione del fondo chiaro su cui si stagliano oggetti come nella veduta di un circo in una nebbiosa Milano: il sistema semantico è semplice, comunemente riconosciuto e coinvolgente.

Foto Carolina Taverna

Nell’altra serie di opere esposte, gli EX VOTO, Paolo Ventura attraversa il medium fotografico ritoccandolo con la pittura: la dimensione immaginifica è altrettanto forte, l’artista realizza ritratti di se stesso nei panni di vari personaggi, circondati da sfondi a volte scuri a volte oro dal sapore bizantineggiante, sul quale si stagliano non madonne, ma soldati. La guerra è un’ossessione per Ventura, i racconti delle nonne e delle zie segnano l’infanzia dell’artista insieme alla scia lasciata da certi accadimenti sociali e politici che segnano la vita delle città. L’attrazione per questo tema si fa quasi feticistica, Paola Ventura si traveste e incarna questi soldati dallo sguardo fisso e vuoto, metafisico nel suo collocarsi in una dimensione oltra a cui sembra non appartenere lo spettatore. L’artista tramite questa figuratività visualizza e comunica certe tematiche in modo molto emotivo, tanto quella del ricordo quanto la vuota fissità in risposta alla violenza della guerra, una pittura molto emozionale e immaginifica che non cade nel banale.

La mostra curata da Gianluca Mariani, sarà visitabile fino al 20 Gennaio 2022 https://www.visionarea.org/ 

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Carolina Taverna

Diplomata al liceo artistico e laureata in studi storico artistici con tesi in arte contemporanea.

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