ADELPHOE (I FRATELLI) nell’ambito della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra

 

 Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo

Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma

Regione Lazio – Assessorato alla Cultura

 Ente Regionale Parco di Veio

Comune di Roma – XV Municipio

 

Ideazione e Realizzazione

Pentagono Produzioni Associate e Circuito Danza Lazio

nell’ambito della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra

 

 

Area Archeologica – Arco di Malborghetto

danza/teatro/musica/poesia/paesaggio/visione/archeologia

 

20 Luglio 2018

 

CENTRO TEATRALE ARTIGIANO

ADELPHOE (I FRATELLI)

di Publio Terenzio Afro

Regia Silvio Giordani

con Pietro Longhi, Paolo Perinelli

 

 

Publio Terenzio Afro, autore spesso considerato dai suoi contemporanei “troppo moderno”, ha scritto sei commedie “palliate” ispirate ad un modello greco, diversamente dalle  “togate” di ambientazione romana, operando una vera e propria riforma nell’ambito di questo genere, inserendovi nuovi contenuti ideologici ed attingendo dalla “NEA”, la commedia nuova ellenica di cui Menandro è l’esponente più noto. La carriera drammaturgica di Terenzio, non fu certo facile come quella di Plauto, forse perché nella sua opera non troviamo l’esuberanza, le acrobazie verbali, i giochi di parole del sarsinate. Terenzio, infatti, usa uno stile ed un linguaggio sobrio, naturale, all’insegna della compostezza e della semplicità evitando espressioni popolari e volgari, in omaggio forse all’esigenza di equilibrio e di raffinatezza che egli mutuava dal sofisticato circolo scipionico di cui faceva parte. Anche la “contaminatio” è usata da Terenzio in maniera diversa dagli altri autori latini, non ibridando una commedia con una mescolanza di varie commedie greche, ma inserendo una intera scena desunta da altri drammi all’interno di una sola commedia greca usata come modello. Nel Teatro “naturalistico” di Terenzio troviamo una suspense nuova.

 

Lo spettatore è coinvolto emotivamente nelle vicende, prova le stesse emozioni dei personaggi e l’autore non consente procedimenti “metateatrali”,  cioè non vuole che venga mai interrotta l’illusione scenica e, al contrario di Plauto che tendeva solo a divertire, cerca di trasmettere un messaggio morale. Nasce, insomma un’attenzione sociale, che allora era una vera e propria rivoluzione culturale, con dentro un messaggio di HUMANITAS:  “…homo sum, humani nihil a me alienum puto…” (sono un uomo e niente di ciò che è umano considero a me estraneo…). Aprirsi agli altri, rinunciare all’egoismo, comprendere i propri limiti ed essere indulgente nei confronti degli errori degli altri: in una parola essere tolleranti e solidali. Ed è così che i personaggi di Terenzio si allontanano miglia e miglia da quelli pacchiani, spregiudicati, egoisti e truffaldini di Plauto. La nuova comicità non è più nella battutaccia o nell’intrigo e risiede più nel sorriso che nel riso, un sorriso talvolta venato di riflessione e meditazione.

 

 

Orario : 21,15

 

Ingresso 12 euro intero  – 10 euro ridotto – 5 euro convenzionati / associazioni / studenti

biglietti online : www.liveticket.it

Info & prenotazioni: teatridipietra@gmail.com/ whatsapp 333 709 7449
/teatridipietra.blogspot.it ///

 

ARCO di MALBORGHETTO : Via Malborghetto , 3 –  ROMA

sulla Via Flaminia , altezza  Stazione Sacrofano

 

Ufficio Stampa

Alma Daddario & Nicoletta Chiorri

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Sissi Corrado

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