Carla Marchini ci illustra la nuova stagione ragazzi
Cerco la poesia nei colori, nelle luci, nelle scene
Crescere è uno spettacolo è il titolo che accompagna la nuova stagione del teatro ragazzi del Teatro Le Maschere/Teatro Ciak, un sodalizio arrivato al secondo anno di rappresentazione. Una vita per il teatro che accoglie il teatro. Carla Marchini, direttrice artistica Teatro Le Maschere, da anni si dedica con dedizione al teatro per i ragazzi, offrendo loro occasioni e opportunità che spesso, la vita frenetica di oggi e i continui stimoli, non riescono a trovare. Il mondo del teatro è fatto di magia che incanta e in questi casi soprattutto i bambini.
I piccoli sono spettatori particolari, cosa li distingue dai loro colleghi più adulti?
I bambini che assistono ad uno spettacolo sono totalmente diversi dagli adulti perché sono senza pregiudizi intellettuali, sono completamente liberi e “aperti” ad accogliere quello che vedranno. Le loro reazioni allo spettacolo sono di paura, di gioia, d’ilarità ma non sono mai prevenuti, è proprio per questo che genitori e operatori devono prestare la massima attenzione a quello che fanno vedere ai bambini perché non hanno la capacità di “difendersi” da una visione violenta o volgare, che poi però lavora nell’anima del bambino o del ragazzo, ed è molto pericoloso….
Il teatro è l’arte dell’immedesimarsi in altre persone, con sfumature diverse ogni sera, che al cinema e in televisione non è possibile fare. Quanta importanza può avere nella vita delle persone e in particolare in quella dei bambini?
È assolutamente vero che il teatro è l’arte di IMMEDESIMARSI, ma, purtroppo trovo che la televisione o il cinema esercitano un potere d’immedesimazione molto più forte, sui bambini e particolarmente sugli adolescenti. In teatro il rapporto fisico con gli attori fa sì che il bambino, pur immedesimandosi e prendendo le parti di un protagonista, rimanga ATTIVO proprio perché l’ALTRO è vero è vivo… Al cinema o alla televisione, non c’è uno scambio così fisico, e lo spettatore\bambino SUBISCE PASSIVAMENTE quello che vede….
Se pensiamo a tutte le serie televisive di mafie, camorre, gangster ecc ecc. sono certa che il fascino del più forte, del più violento arriva direttamente nell’anima degli adolescenti e le conseguenze purtroppo ci sono! Ma qui si apre un dibattito enorme!!!!!
Lei ha detto che ha cominciato ad occuparsi dei più piccoli quando ormai i suoi figli erano adolescenti, ma continua ancora oggi, che è nonna. Negli anni ha notato delle differenze nello spettatore e attore bambino? E se sì, quali sono?
Cambiamenti ce ne sono stati gradualmente ma inesorabilmente! Ho notato soprattutto un grande cambiamento nei genitori che, probabilmente, per un non risolto senso di inadeguatezza e di colpa, tendono a concedere e a non educare, per la paura di rimproverare un bambino che forse non li amerà più! Questo perché i genitori sono disorientati e sopraffatti da tutti gli stimoli esterni spesso negativi.
E questo si nota la domenica allo spettacolo per le famiglie, la rassegna Fiabe e Biscottini, dove i genitori arrivano tutti un po’ aggressivi e diffidenti, cercando di capire dov’è l’inghippo, perché ormai siamo abituati a doverci sempre difendere da soprusi e imbrogli…dopo un po’ quando ci vedono calmi e sorridenti, si placano e cambiano addirittura il colorito!
Sono cambiate le maestre che hanno timore di prendersi la responsabilità dell’educazione visto che sono state completamente esautorate! Di conseguenza sono cambiati i bambini: molto più irrequieti, a volte violenti con una soglia d’attenzione minima…noi abbiamo ridotto i nostri spettacoli ad un’ora, ma, a volte, arrivare in fondo non è facile.
Cosa, invece, la spinge, ancora oggi, a dedicarsi con impegno a questa attività?
Proprio perché la situazione si sta così deteriorando, cambiando i valori, i sentimenti; cerco di mettere un piccolo seme nell’anima di questi bambini così poco rispettati dalla vita di questa difficile città; cerco di coinvolgerli e risvegliare la loro creatività e fantasia. È veramente una piccola cosa ma spero che arrivi! E poi qualcuno ha detto che…”quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo”! E noi siamo duri!
Tornando all’inizio della stagione del programma ragazzi, qual è la forza di questi spettacoli?
La nostra Stagione inizia con “Il Piccolo Principe” che può essere un testo quasi filosofico e non facile, ma Gigi Palla ne ha fatto una versione molto educativa aiutandosi con un testo di un astrofisico che spiega in modo molto facile il Cosmo, le Costellazioni la nostra Galassia. E poi…la fiaba: “I tre omini nel bosco” una fiaba classica per i più piccini dove c’è la fanciulla buona e quella cattiva, dove le Forze del Bene soccorreranno sempre chi lo merita…La morale è presto detta. Ha sempre avuto un grande impatto con i piccoli che “tifano” per la fanciulla buona e, pensando di cambiare il copione, mettono in guardia la loro eroina. Tanto per citare i due spettacoli che avviano e aprono la stagione 2019-2020, in verità quello che ricerco sempre è coniugare la fantasia alla didattica.
Cosa cerca lei quando deve scegliere uno spettacolo per ragazzi?
Nello scegliere uno spettacolo cerco sempre, insieme ovviamente ad una morale, che ci siano stimoli per “aprire“delle porticine nelle loro menti, in modo che lo spettacolo sia poi un pretesto per pensare ad altro, per immedesimarsi, uno spunto per giocare e creare nuove avventure.
Cerco accuratamente di evitare l’ironia o il sarcasmo, sentimenti adulti, che non devono avere i bambini, mentre devono divertire con la comicità più semplice e diretta. Cerco la poesia nei colori, nelle luci, nelle scene e nei costumi e nelle musiche che non devono essere mai forti ed aggressive. Cerco soprattutto l’incanto che resta nel ricordo.
Crescere è uno spettacolo è lo slogan che ci ha colpiti maggiormente. Ci dice come è nato?
Ho avuto due figli meravigliosi e ora una nipotina stupenda. Vedere crescere un bambino, assistere alle sue scoperte, alle prime esperienze, prendere atto che è un essere DIVERSO da te con il quale puoi condividere la sua visione di quello che va scoprendo, è assolutamente uno SPETTACOLO!!!
E poi il teatro aiuta a crescere…
Grazie!
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