DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro seconda settimana
Programma seconda settimana 20 | 27 marzo 2018
AR.MA TEATRO
Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma
Biglietti: 12 euro intero; 10 euro ridotto; 8 euro studenti
Abbonamenti a partire da 32 euro
L’avventura del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro continua ad appassionarci con le proposte teatrali delle compagnie indipendenti provenienti da tutta Italia.
Debutti e anteprime nazionali, lavoro ai tempi di Youtube, cronaca italiana e performance multi-lingue d’ispirazione surrealista sono i protagonisti della seconda settimana del festival, autoprodotto dall’Associazione culturale ChiPiùNeArt, in stretta connessione con il concorso di drammaturgia contemporanea L’ARTIGOGOLO, ideati e curati da Cecilia Bernabei e Angela Telesca per promuovere nuovi drammaturghi, intercettare proposte creative di qualità nelle realtà “periferiche” che trovano sempre meno luoghi di accoglienza e valorizzare la simbiosi tra messinscena e scrittura per il teatro.
In programma una proposta, non solo teatrale, ma più ampiamente culturale e letteraria con spettacoli in concorso, incontri con le compagnie aperti al pubblico e alla critica e presentazioni editoriali dei testi vincitori dell’ARTIGOGOLO 2017 e del DOIT Festival 2017, editi dalla ChiPiùNeArt Edizioni, all’interno della collana teatrale Le Nebulose.
Sabato 24 e domenica 25 marzo, ospite della rassegna lo spettacolo Alfredino. L’Italia in fondo al pozzo della compagnia lombarda Effetto Morgana, vincitrice del DOIT Festival 2017. In occasione dello spettacolo sarà presentata l’omonima monografia del testo edita da ChiPiùNeArt Edizioni.
Ogni sera al pubblico sarà proposta un’occasione di confronto con la critica e le compagnie durante i dibattiti dopo lo spettacolo e ciascuno spettatore potrà esprimere un giudizio insieme alla giuria di esperti.
Martedì 20 e mercoledì 21 marzo ore 20.45
STAND BY ME. NOTTI D’AGOSTO
drammaturgia | regia Flavia Martino
con Gabriele Namio e Alessandra Barbonetti
Produzione Associazione Culturale Pensagramma | LAZIO
Prima assoluta nazionale
“Quando smettiamo di essere umani, di ascoltare e curare le nostre crepe. Tutti possono sembrare nostri nemici”
Una storia semplice che mette l’amicizia a dura prova. Due giovani, Luca e Alice, che si ritrovano in una situazione estrema e danno libero sfogo ai loro pensieri e alle loro peggiori inclinazioni.
Luca e Alice si conoscono da sempre: sono andati a scuola insieme e anche adesso condividono lo stesso gruppo di amici, il loro tempo libero, i loro pomeriggi fuori dagli impegni di lavoro e di studio, anche nelle calde notti d’agosto, quando la città apparentemente è vuota. Poi accade l’inaspettato, forse una strage, e i due, per mettersi in salvo, sono costretti a nascondersi in una cantina e attendere che il peggio passi. Ma non sempre il peggio è quello che pensiamo.
Il racconto esula dal discorso uomo/donna: i personaggi potrebbero essere anche dello stesso sesso. La guerra, quella che conosciamo, non nasce solo per il desiderio di dominare. La guerra che vediamo intorno a noi spesso nasce dalla perdita di umanità, unico e vero centro dell’uomo. Quando smettiamo di essere umani, di ascoltare e curare le nostre crepe, come dice Luca, smettiamo anche di guardare gli altri, di ascoltarli, di vederli. Cominciamo a vivere in un mondo popolato di ombre e tutto diventa più difficile e doloroso.
Giovedì 22 e venerdì 23 marzo ore 20.45
APLOD
Il video di un gattino puccioso può cambiarti la vita
drammaturgia Rodolfo Ciulla
con Federico Antonello, Michele Fedele, Matteo Giacotto, Giacomo Vigentini
regia collettiva Rodolfo Ciulla, Michele Fedele, Matteo Giacotto, Giacomo Vigentini
voce Dalila Reas
disegno luci Giuseppe Musmarra
scenografie | costumi Sara Scodro
realizzazione scenografie La Poa Officina Creativa
Produzione Fartagnan Teatro | EMILIA ROMAGNA
Spettacolo vincitore del bando “Giovani Direzioni 2017”
del Centro Teatrale MaMiMò Teatro dell’Orologio di Reggio Emilia
Spettacolo vincitore “Inserire titolo” promosso da OfmCompany di San Mauro Torinese
Come è possibile che nella società attuale l’aspirazione ad essere uno Youtuber sia diventata un’alternativa così allettante? Realizzare video, anche in modo amatoriale, è davvero un metodo molto più efficace per fare carriera e ottenere una stabilità economica? Il sogno di un contratto a tempo indeterminato e di uno stipendio fisso è stato surclassato dal brivido di ottenere un milione di like?
In un futuro non troppo lontano, il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video. Siti come YouTube sono stati chiusi e dichiarati fuorilegge. Nei meandri del web, però, esistono siti pirata dov’è ancora possibile condividere video. Il più famigerato di tutti è APLOD, dove un videomaker può guadagnare un sacco di soldi caricando il video divertente di un gattino. In questo mondo, a metà fra un romanzo di G. Orwell e una sceneggiatura dei fratelli Cohen, dove tutti sono dediti al lavoro, il nostro protagonista viene licenziato, spinto dal peso delle bollette e dell’affitto da pagare e stufo di vivere una vita quasi ai margini della società, decide di aprire un’associazione criminale dedita a produrre video pirata da caricare in rete per ricavarne un mucchio di quattrini.
Una commedia nera, ricolma di riferimenti alla cultura pop 2.0, che gira attorno al mondo paradossale – ma ormai essenziale – del video sharing.
Sabato 24 ore 20.45 e domenica 25 marzo ore 17.30
EVENTO OSPITE | SPETTACOLO E PRESENTAZIONE EDITORIALE
ALFREDINO – L’ITALIA IN FONDO A UN POZZO
da un’idea di Fabio Banfo e Serena Piazza
regia Serena Piazza
drammaturgia Fabio Banfo
sound design Fabio Cagnetti
Produzione Effetto Morgana | LOMBARDIA
Vincitore del DOIT Festival 2017
Menzione speciale “Migliore drammaturgia DOIT Festival 2017”
Lo spettacolo è il racconto della tragica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato a trentasei metri di profondità nel pozzo di Vermicino, e dei tentativi di salvarlo nelle trentasei ore successive. Una storia che ha sconvolto il paese nel 1981, con la prima diretta no-stop a coprire un caso di cronaca, un evento mediatico che doveva documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale. Una storia che assomiglia a mille altre storie italiane, fatta di improvvisazione, approssimazione, coraggio, cialtroneria, conflitti tra poteri, politica, vanità, avente come protagonisti macchiette, nani, acrobati, eroi, mezzibusti, politici… come se quel pozzo avesse avuto il potere di risucchiare in un gorgo tutto il paese per poi risputarlo fuori sempre uguale a se stesso, eppure per sempre mutato. Per molti dei commentatori dell’epoca quell’evento segnò un punto di non ritorno, una sorta di svolta. In quegli anni nasceva la Tv privata. Si realizzava quel mutamento antropologico che Pasolini (morto lo stesso anno in cui nasceva Alfredino) aveva profetizzato.
Il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l’anima dell’Italia, inghiottita dal buio, perduta per sempre, per sempre incastonata in un diamante, come il blocco di ghiaccio azotato in cui fu conservato il suo corpo, prima di recuperarlo dalla tenebra in cui è venuto a mancare a noi tutti (Serena Piazza).
Durante il dibattito, al termine di ciascuna replica, verrà presentato il testo “Alfredino, l’Italia in fondo a un pozzo” pubblicato all’interno della collana teatrale Le Nebulose, edita da ChiPiùNeArt Edizioni di Adele Costanzo.
Lunedì 26 e martedì 27 marzo ore 20.45
I RAN GOT TIRED
ispirato all’opera di Daniil Charms
regia Magnus Errboe
con Vita Malahova, Aude Lorrillard
musiche Alberto Barberis, Aude Lorrillard
Produzione I Patom Theatre | PIEMONTE
Performance multi-lingua che porta alla luce la lotta di un artista e l’assoluta necessità di combattere per le proprie convinzioni. I Patom Theatre crea un mondo poetico attraverso l’espressione fisica, la musica e le intense immagini. Lo spettacolo trova la sua ispirazione nell’autore russo surrealista Daniil Charms (1905-1942), uno degli ultimi rappresentanti dell’avanguardia russa.
Per mezzo di due personaggi sconcertanti e surreali, la figura del Poeta e della Donna – musa, ombra, amore – lo spettacolo mette in mostra l’assurdità dell’esistenza di quest’autore e la tragedia della sua condizione: quella di un artista che si è sempre scontrato contro il potere e la censura, senza rassegnarsi mai. Dietro questa apparente vita drammatica si nasconde un umorismo profondo. Un’ironia salvifica, che crea uno sfasamento surreale e aiuta ad alleggerire gli argomenti pesanti dell’esistenza: la vita, la morte, l’amore. Finché ne possiamo ridere, siamo in salvo.
Uno spettacolo acido di verità e crudo di realismo. Un inno alla perseveranza. Una tenacia che è motore di una forza vitale inspiegabile e inestinguibile: perché continuare a condurre una pallida e vana esistenza? Quali sono le ragioni per cui vogliamo stare in vita?
DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro
in collaborazione con
L’ARTIGOGOLO – scrittori per il teatro
15 | 27 MARZO 2018
3| 15 APRILE 2018
Ar.Ma. Teatro | Via Ruggero di Lauria, 22 – Roma (Metro A Cipro)
Per info e prenotazioni: 06 3974 4093
Email: info@capsaservice.it
Direzione artistica DOIT Festival
Angela Telesca – angela.telesca@chipiuneart.it
Cecilia Bernabei – cecilia.bernabei@chipiuneart.it
Direzione organizzativa DOIT Festival
Simona Lacapruccia – simona.lacapruccia@chipiuneart.it
Ufficio stampa ChiPiùNeArt
ufficiostampa@chipiuneart.it, 3208955984
Grafica e webmaster ChiPIùNeArt
Walter Mirabile – walter.mirabile@chipiuneart.it
Si ringraziano i mediapartner
CulturaMente | Gufetto Magazine | Missioni Teatrali | Persinsala | Recensito
i Teatri della Rete DOIT Festival
Teatro Il Moscerino (Pinerolo – TO) | Ar.MaTeatro (Roma)|
Teatro Studio Uno (Roma) | Teatro Trastevere (Roma) |
TRAM Teatro Ricerca Arte Musica (Napoli) | Teatro dei Limoni (Foggia)
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