Il viaggio di Dante in ciociaria: riscoprire borghi del Lazio

Il racconto di una terra di pontefici e di personaggi infernali e nemici della chiesa
Fino al 10 Aprile è possibile partecipare gratuitamente tramite prenotazione, alla visite proposte dalla Pro Loco di Anagni con il contributo della Regione Lazio, su questo e altri comuni limitrofi della provincia del frusinate. Il bando che finanzia la bella iniziativa dal titolo “il viaggio di Dante in Ciociaria”, permetterà a tutti di lasciarsi guidare nel racconto di una terra di importanti pontefici, ma anche di personaggi infernali e nemici della chiesa: un’ambientazione perfetta tra vicoli e cattedrali medievali, dove arte e storia si fondono a celebrare una terra di origine antiche e nobili.
A condurre nella visita, le guide che per prime abitano il posto e che sapranno svelare in modo coinvolgente la loro terra. Tra aneddoti e citazione delle fonti, l’esperienza sarà una piacevole immersione, con il vanto di offrire gratuitamente un momento di scoperta e condivisione di una bella esperienza di gruppo.

Ad Anagni, oltre a visitare la parte superiore della cattedrale, il tour prende corpo nella piazza principale, suggestiva seppur in parte distrutta dai bombardamenti, per poi spostarsi fuori dal Palazzo di Bonifacio VIII, dove lo storico schiaffo di Sciarra Colonna segnò un nuovo capitolo nella storia dell’annosa competizione tra potere temporale e potere spirituale: narrato come uno smacco morale alla posizione di predominio temporale spesso pretesa dai papi, si è poi passati ad intenderlo anche come un vero e proprio colpo, che segnò l’anziano pontefice tanto profondamente da vederlo nel giro di poco, concludere la vita sotto il peso degli anni.
Tappa successiva e sosta insostituibile è nel laboratorio artigianale Turri, una bottega artigiana con galleria d’arte annessa, dove è possibile ammirare splendide opere realizzate con tarsie lignee. Un’arte tramandata di generazione da padre in figlio, un lavoro certosino in uno studio ancora dal sapore antico: qui trovano posto solo gli attrezzi del mestiere insieme a migliaia di sottili fogli di legno dalle tonalità diverse, che con sapienza vengono tagliati per essere accostati tra loro valorizzandosi in ogni singolo passaggio cromatico. Questa peculiarità del legno è generalmente considerata una stortura, tanto da rendere queste parti ‘materiali di scartò della produzione d’arredo di scala industriale. Le opere di pregio e valore attualmente prodotte, spaziano dalla riproduzione di quadri classici o paesaggi, quanto ad altri tipi di soggetti, nature morte e composizione geometriche, fino ad eleganti ciondoli ed orecchini. Un luogo dove la tradizione diventa bene artistico da tutelare, non solo nel manufatto finito, ma anche nel saper-fare e nell’ambiente unico che rappresenta questo esempio mirabile di bottega artigiana.

Anagni è solo una delle tappe visitabili in questa serie di percorsi suggeriti: si possono prenotare visite in siti e borghi non distanti, come Fumone con il suo Castello, ma anche Patrica, Ceprano, Settefrati, fino alla più conosciuta Abbazia di Montecassino, che dal VI secolo è fulcro di una storia non solo medievale, ma anche di intense pagine del 900.
Infine sono previste escursioni sul Monte Cacume e degustazioni di prodotti tipici, ampliando così la possibilità di scelta a tutti i tipi di visitatori, itinerari diversi adatti sia a chi ama la natura che il buon cibo, oltre all’arte ovviamente.
L’iniziativa durerà ancora due fine settimana, in programma le visite e le escursioni per sabato e domenica 2, 3, 9 e 10 Aprile; per prenotarsi basta contattare la Pro Loco di Anagni via telefono.
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt