InCorti da Artemia: Elena Biagetti

Sarà in scena il 15 aprile per il Festival InCorti da Artemia

Conosciamo le quindici compagnie che hanno superato la selezione per partecipare al festival InCorti da Artemia, organizzato dal Centro Culturale Artemia, la cui direzione artistica è di Maria Paola Canepa. Il 14, 15 e 16 aprile le compagnie saliranno sul palco del teatro per quindici minuti, attraverso i quali presenteranno un corto dello spettacolo. Abbiamo intervistato Elena Biagetti, autore e regista dello spettacolo 1 Persona, che risponde alle nostre domande per tutta la compagnia, in scena sabato 15 aprile, a cui diamo il benvenuto.

Salve, da dove viene la vostra compagnia?

In realtà non siamo una compagnia, siamo due ex compagni di classe dell’Accademia Internazionale di Teatro, ci siamo diplomati nel 2018. Matteo ha scritto questo testo in forma completa (al Festival va la versione ridotta) e me lo ha regalato per il compleanno, nel 2020.

Chi sono i partecipanti al concorso?

Siamo io, Elena Biagetti in veste di attrice e appunto Matteo Pantani, autore e regista.

Quali sono, in generale, i generi che mettete in scena e perché?

Non c’è comunque un genere che prediligiamo. Matteo ha scritto anche testi molto drammatici. Uno, “Guantanamo – Errore di Sistema”, in cui ho recitato anche io tra il 2018 e il 2019 e che è stato portato in vari teatri di Roma, tra cui anche il Vittoria.

Ci sono particolari spettacoli che vorreste portare in scena?

Io e lui abbiamo sempre parlato del desiderio di portare in scena un’opera di Shakespeare.

Cosa rappresenta per voi partecipare con dei corti teatrali ai festival?

In realtà rappresenta una sorta di trampolino di lancio da cui partire, anche per sondare il terreno e vedere se quello che stiamo creando può piacere oppure no, prima di imbarcarci nella versione più estesa, che richiede sicuramente più tempo, soldi e fatica.

Qual è la tematica che affronterete con il vostro spettacolo?

Il testo parla un po’ della situazione artistica, di che cos’è importante, di quanto l’arte in generale (e il teatro in particolare) può essere utile alla società e quanto possa essere difficile farla.

Cosa vi ha spinti a partecipare a InCorti da Artemia?

Abbiamo molti colleghi, sempre della nostra Accademia, che hanno partecipato gli scorsi anni, che frequentano Artemia e che ce ne hanno parlato e ci hanno consigliato di partecipare.

Cosa vi aspettate dal concorso?

In realtà lo consideriamo un modo per metterci in gioco e per sondare un po’ il terreno con il nostro lavoro e speriamo di poter avere consigli pratici su cosa lavorare, su cosa funziona e cosa no.

Cosa, invece, pensate di poter portare voi al concorso attraverso il vostro lavoro?

Beh, magari una testimonianza, un modo di vedere il mondo, che possa essere diverso o affine. Ma anche una possibilità di confronto e nuove idee.

Cosa rappresenta per voi il teatro e cosa rappresenta per la società?

L’idea che abbiamo sul teatro si vede molto in questo corto, quindi consigliamo di non perderlo! Diciamo che per entrambi è importante quanto l’aria che respiriamo e pensiamo che possa essere utile a creare sicuramente un modo di relazionarsi e comprendere l’altro in maniera più vera, semplice e giusta. Non penso che la società la pensi allo stesso modo. Ma speriamo possa cambiare idea.

Qual è l’augurio che fate a voi, ai vostri colleghi che si esibiranno sul palco, ai giudici e agli spettatori?

Di divertirsi come prima cosa, a tutti. E in particolare, ai giudici, di essere obiettivi, che è la cosa più importante.

Grazie per essere stati con noi!

Grazie a voi per averci dato questa possibilità.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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