Bambola con Gianni De Feo

Uno spettacolo che unisce talento a genialità

Straordinario. Gianni De Feo è un attore con la A maiuscola. Il palco è il suo ambiente naturale che gestisce con disinvoltura e autentica maestria, consapevole di avere alle spalle una formazione attoriale che gli permette di modulare voce, gesti, tono, secondo esigenza di copione. A questo si aggiunge il talento che si unisce alla genialità e all’impegno che un artista mette nel proprio lavoro.

Bambola, lo spettacolo riportato in scena da De Feo, che lo dirige e interpreta, e andato inscena al Teatro Lo Spazio di Roma, presenta una scrittura, quella di Paolo Vanacore, piacevole, con sezioni ricche di sentimento, parole che entrano nella mente e risalgono con forza verso lo spettatore. Ma è la sapiente recitazione e direzione di De Feo che dà anima alle parole, le fa rivivere sul palco con quella che appare, alla vista, semplicità, ma che, invece, è frutto di un attento lavoro.

Ogni parola è accompagnata da un particolare gesto, espressione, passo, studiato nei minimi particolari, che ne risalta il senso. Sono parole che vibrano nell’aria in maniera inequivocabile e che l’attore, con maestria, gestisce catturando l’attenzione dei suoi spettatori, lasciandoli con il fiato sospeso, anelando, una ad una le parole successive. Ciò che ne esce è una storia di vita che ci appare come il racconto di una favola, anche se i temi trattati sono ben lontani dall’essere un racconto del genere. Eppure si entra in un’atmosfera magica, in cui il narratore non risparmia energie e passa da un racconto ad un passo di danza o stupisce con la sua voce mentre canta brani di Patty Bravo, da Ragazzo triste a Paradiso, da Nel giardino dell’amore a Se perdo te, tutte così vicine alla narrazione. Che dire poi del cambio di abito che avviene in scena, in modo tale da sembrare esso stesso espressione delle parole.

Nicola, il protagonista della storia, è un giovane ragazzo romano, la cui madre lo cresce in maniera poco amorevole, avendo desiderato una femmina nella quale proiettare tutti i desideri, i sogni, le aspirazioni che lei non ha potuto realizzare, a causa dell’impossibilità sociale ed economica. Il suo desiderio era quello di vederla libera, indipendente, senza timore alcuno e felice. Ci sono, però, tanti sogni che si possono realizzare, ma qualcuno resta irrealizzabile, come quello di partorire un maschio al posto della desiderata donna. E poi la figura paterna, dell’uomo che l’ha sempre accettato e amato con devozione il proprio figlio e del quale il giovane conserva ricordi bellissimi. La dualità tra uomo e donna, sempre presente nella vita di Nicola, si riversa nella sua personalità, una dualità che lo accompagna per tutte la sua esistenza.

Le varie difficoltà riscontrate durante la sua vita, la morte prematura del padre, la madre così assente e anaffettiva, la successiva sua morte, non tolgono a Nicola la voglia di vivere e di esprimere se stesso in qualsiasi momento della propria vita. Un sentimento che non si affievolirà nemmeno con il passare del tempo, con la crescita e trasformazione di Nicola, che, rimasto orfano a diciotto anni, comincia la sua vita per strada facendosi chiamare Bambola. E poi Giovanni, il cliente amato e da cui è corrisposto, insieme a tante altre vite che Bambola incontra e con le quali si interfaccia solitamente. Il tutto fino al finale, con sorpresa e che lascia spazio all’interpretazione.

Episodi e racconti narrati sono tanti, alcuni anche espliciti, mai volgari, e conservano la giusta dimensione della narrativa. Le musiche, originali e arrangiamenti di Alessandro Panatteri, sono in perfetta sintonia con il tutto, mentre la scenografia formata da oggetti essenziali, in particolare bauli che racchiudono oggetti di scena, sono un importante contenitore di emozioni come i costumi tutti opera di Roberto Rinaldi, ma anche con un bellissimo albero al centro della scena, ricco di significati. Bambola è uno spettacolo da non perdere.

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche