Intervista alla cantautrice Valentina Antonucci

A CulturSocialArt la cantante torinese Valentina Antonucci

Labios de Cielo è l’esordio musicale della cantautrice torinese Valentina Antonucci. Una canzone estiva che richiama sonorità latine, a cominciare dal titolo.

Valentina è arrivata alla musica in età adulta mostrando una forza di carattere che l’ha sempre caratterizzata, come la caparbietà che l’ha portata a vivere in montagna a 2000 mt, riuscendo a diventare maestra e allenatrice di sci. Lo stesso carattere che l’ha spinta a studiare seriamente la musica e ad incidere il suo primo brano a trentatré anni, seguendo la sua passione.

Una donna che non ha paura di mettersi in gioco e di realizzare i propri sogni e desideri. Questa è Valentina che abbiamo il piacere di avere qui sulle pagine di CulturSocialArt, benvenuta!

Labios de Cielo è il suo primo singolo, uscito il 22 luglio. Cosa prova per questo brano?

Ogni tanto ancora mi sembra surreale! Provo tanta soddisfazione e gratitudine, tanto stupore quando ascolto Spotify e vedo la mia foto e il mio nome! Della serie “Ehi ma ci sono davvero anche io!

Nel brano si racconta dell’incontro tra una ragazza e un ragazzo. Lei si rispecchia nelle emozioni del brano? Capita anche a lei di sentirsi in questo modo? 

Le canzoni raccontano momenti di vita che credo ognuno di noi può identificare e rivivere. Ricordo bene l’entusiasmo di ogni primo appuntamento o incontro, le emozioni positive che nascono quando una persona ti fa stare bene, quando condividi momenti spensierati e felici.

Buttarsi in qualcosa di nuovo è un modo per provare tante emozioni, per andare incontro alla vita di cui non conosciamo il futuro. Come affronta lei l’incognita del domani?

Semplicemente vivendo, provando, sperimentando, perché dovessi aver timore di quel che sarà, mi priverei di moltissime esperienze. E le esperienze insegnano molto, si impara a capire chi siamo davvero. Quindi vivo sempre al 100% ogni mio progetto!

Ha deciso di affrontare una nuova avventura, quella che la sta lanciando nel mondo della musica. Lo sta facendo con una maturità diversa, quali sono secondo lei i punti deboli o di forza di questa scelta?

Il punto di forza è la consapevolezza che si acquisisce man mano che si diventa adulti. Sono consapevole che questa avventura è in primis un regalo personale. Dopo anni e anni passati a canticchiare per conto mio, ho finalmente reso partecipi tutti con grande sorpresa.

Un altro punto di forza è che ho imparato a vivere senza farmi tante aspettative: mi lascio trasportare dal flusso, se scaturirà qualcosa di importante e positivo, tanto meglio!

Prima di approdare alla musica, ha dedicato tanto tempo ed energie alla natura. I suoi precedenti impegni lavorativi come hanno influenzato il suo modo di fare musica?

Bisogna considerare che il mio percorso musicale inizia solamente un anno fa, quando presi la mia prima lezione privata. Prima ho sempre canticchiato per conto mio, ascoltavo, come ora, musica ad ogni ora del giorno e della notte.

Quindi gli impegni lavorativi hanno influenzato poco, mentre ora la soluzione è che durante i mesi lavorativi intensi continuo il mio studio in solitaria a casa, quando invece sono più libera ho la possibilità di studiare con la mia insegnante.

Parlando del brano, perché ha scelto di dargli un titolo in spagnolo?

Devo specificare che il brano è stato scritto da Laura Pirrigheddu e Luca Sala, io ho solamente apportato piccole modifiche per sentirlo più nelle mie corde.

Personalmente credo identifichi bene il brano, che è un mix di italiano e spagnolo, ed è un bel mix di energia positiva, estiva con una sfumatura sognante.

Quali sono i generi musicali che l’hanno influenzata e che sente di poter cantare?

La prima grande influenza è stata il funk e l’acid jazz, i miei artisti preferiti erano i Jamiroquai. Poi ho sempre ascoltato un po’ di tutto e mi piace provare a cantare generi diversi, per poter imparare sempre qualcosa di più. Sto approfondendo il genere pop, ma ho intenzione di approfondire i miei studi su generi diversi per poter magari un domani trovare la mia identità canora.

Ci sono persone che si sente di ringraziare per la realizzazione del suo singolo?

Assolutamente si! Ringrazio la mia insegnante Chiara de Carlo, che mi ha guidato in ogni passo, mi ha supportato e sopportato!! Ringrazio anche Luca Sala e Laura Pirrigheddu, che in studio di registrazione sono stati davvero un grande team di lavoro, abbiamo trovato una bella sintonia.

Cosa si aspetta per il prossimo futuro in campo musicale? E in quello personale?

Il prossimo obiettivo per l’autunno è registrare una nuova canzone, molto probabilmente una cover. In ambito personale invece sento di essere ad un bivio, devo ancora identificare le strade da prendere. Diciamo che è un momento di transizione, mi affido al corso della vita e vediamo cosa mi proporrà!

Grazie per essere stata con noi e in bocca al lupo! 

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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