L’estate sta finendo, e un anno se ne va
Lo so che tornare in città dopo le meritate e desiderate vacanze mette un’angoscia indefinibile.
Fino alla settimana scorsa stavamo sdraiati al sole senza pensieri, senza orologio, ad aspettare l’ora dei vespri per sorseggiare un calice di prosecco, uno spritz in quel chioschetto in riva al mare, dove ci accomodavamo ‘stanchi’ per aver fatto due passi dalla stuoia alla sedia del bar.
Nessun pensiero, nessuna preoccupazione, neanche quella: ‘cosa mi metto stasera per cena?’. Ma tutto ciò è un lontano ricordo.
Siamo seduti nei nostri uffici, ci trasciniamo dalla stanza del direttore alla mensa, c’è chi sta vivendo un esaurimento nervoso e manderà quindi un bel certificato medico all’azienda.
Ma c’è di più. Nonostante non si capisca bene a che temperature andremo incontro (pare ritorni il caldo), non ne possiamo più di outfit estivi. Abbiamo iniziato ad indossarli ad Aprile, faceva molto caldo, a Maggio sembrava fosse ritornato l’inverno, Luglio caldissimo. Nonostante ad Agosto si è alternata la pioggia al caldo, non ne possiamo più di indossare mise prettamente estive.
Allora in giro si vede di tutto.
Si vuole sfoggiare ancora l’abbronzatura, quindi le donne portano shorts ma con golfino di lana (forse cotone pesante!!) e stivali presi dalla scarpiera invernale.
Gli uomini che adesso portano camicie a maniche lunghe, leggermente risvoltate, la sbottonano fin quasi l’ombelico, perché si deve vedere il petto villoso abbronzato.
Ma al dunque in questa fase di transizione, periodo in cui l’estate è finita, ma non inizia ancora l’autunno, che piove all’improvviso dopo aver avuto una mattinata con 32°, come ci dobbiamo vestire per essere ‘funzionali’ e no ‘cacofonici’.
Intanto iniziamo ad addolcire i colori, non più eccessivi, fiorati, stampati accecanti.
Devono essere quasi caldi, beige nelle sue sfumature fino a diventare tortora per quanto riguarda i pantaloni, i celesti per le camicie maschili, cominciate ad eliminare i mocassini, da sostituire con una stringata o sneackers in contesto sportivo.
I jeans possono essere un’ottima soluzione per gli outfit che vedono anche giacche destrutturate.
Per la donna consiglio in questo periodo, sia per lavoro che per una cena, abiti unica tinta, no nero, anche per lei colori ‘tiepidi’, i verdi non brillanti, i beige in tutte le sue sfumature, qualche pois se si vuole eccedere. Vestiti essenziali, non più volants, eccessi, linee pulite lunghe fino al ginocchio.
Le scarpe: possono ancora andare bene i sandali (se pensate che noi donne li mettiamo anche in pieno inverno) con un po’ di tacco, eliminate quelli alla schiava.
Validi anche i pantaloni in cotone taglio classico, ma lunghi appena sopra la caviglia, su indossate una camicia, basta t-shirt..
Se serve coprirsi un po’ di più procediamo a strati. Riprendete i cardigans, ottima soluzione sia per l’uomo che per la donna, rispettando sempre le proporzioni e gli abbinamenti. Non deve sembrare il cardigan della gita scolastica, messo nello zaino da mamma ‘non si sa mai!’
Quindi spessore non eccessivo, quindi filato di cotone morbido e non sottovalutate i cardigan in cachemire.
Che tristezza all’idea di entrare in quel periodo di ‘letargo’: quell’autunno ‘fastidioso’, fa caldo fa freddo, piove, inizia la scuola, ecc. Almeno diamo via ad abbigliamenti ‘felici’ e coraggio, Natale è alle porte.
‘Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è ritornati’. (Ann Landers)
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