Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

non so se faccio ancora in tempo: spedirò la lettera stasera e, considerando che le poste sono in ritardo con le spedizioni e che dicono ci sia una tua apposita cassetta in cui mettere le nostre letterine, ma credimi, io non la trovo mai, spero arrivi prima della notte tra il 24 e 25 dicembre.

Sarò breve e non pretenziosa.

Oltre le solite cose che ormai ti chiedo ogni anno da 40 anni almeno, la pace nel mondo, parità di diritti tra uomo e donne e rispetto reciproco, che tutti i bambini possano essere felici, che nessuno muoia di fame, che la città sia pulita, che non ci siano scaffe nell’asfalto, che non ci sia traffico, che possa vincere con un Gratta e Vinci (Babbo Nata’ ma le leggi ste’ lettere?), quest’anno aggiungo altre richieste.

Come ben sai mi occupo quasi dalla nascita di moda, che ho perfezionato con studi e gavetta negli anni. Conosco tecniche sartoriali, stili, tendenze, materiali, come le mie bambine. Osservo la gente in giro e giudico ‘questa è vestita bene, questo che cavolo si è messo!’.

Ora, lo so che hai cose più importanti a cui pensare, meno effimere delle mie richieste, ma segui il mio discorso e sono sicura mi darai ragione.

E’ vero che l’abito non fa il monaco, ma se tu la notte di Natale andassi in giro con un chiodo borchiato e un jeans sfilacciato, pensi che le famiglie ti farebbero entrare nelle loro case? Questo è il punto e ergo la mia richiesta.

Mi piacerebbe vedere la gente vestita bene, ma segui ancora il mio ragionamento. Non con capi costosi addosso, ormai ci sono catene low cost, capi usati e mercatini, abbigliamento vintage negli armadi dei nonni. Vestita bene, armoniosa, con ogni cosa al proprio posto, rispettando le proporzioni, gli abbinamenti, il proprio fisico. La mattina, appena alzati, ognuno dovrebbe curarsi e rispettarsi di più. Non giocare a moscacieca, tirando giù dall’armadio la prima cosa che penzola, o il maglione lasciato per sbaglio sulla sedia, ma che andava messo nella cesta dei panni da lavare. Dovrebbe fermarsi un attimo e pensare al look del giorno, sapendo che sarà il protagonista della sua vita. Uscirete dal portone a testa alta, vi piacerete, orgogliosi per quella blusa che oltre ad essere comoda, sarà bella perché abbinata al giusto pantalone, che la scarpa calzata non stringerà l’alluce, ma darà slancio alla vostra figura.

Cosi come siamo in grado di giudicare un brano musicale orecchiabile, armonioso, saremo in grado di apprezzare la visione di qualcosa di bello. Farà sentire bene chi indossa un outfit adatto a se stesso e strapperà un sorriso di benessere a chi osserverà.

Ecco Babbo Natale, non devi spendere denaro per me, ma solo ispirare la gente e tu, se proprio dobbiamo parlare di immagine, mettiti un po’ a dieta: prima o poi la fibbia della cinta ti si rompe!

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Arianna Alaimo

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