Must have delle tendenze estate 2018 è il Pizzo Sangallo
O per lo meno, tra le varie tendenze di queste estate, in cui spiccano a tratti mode già viste e riviste, eccessi che appesantiscono il corpo e “disgustano” la vista, appare e riappare questo meraviglioso tessuto che può vantare prestigio e anni di storia.
Il Sangallo è un tessuto, con ricami traforati o pieni a rilievo, in cotone e lino, utilizzato per abiti, gonne, camicie e vestitini dall’aria un po’ retrò. Simbolo di semplicità, romanticismo e freschezza, il pizzo san gallo si associa di solito ai capi estivi e trovo che sia materiale che, se saputo lavorare, da prodotti eccellenti.
Si dice sia nato in Inghilterra intorno all’800, ma la grande produzione a partire da quegli anni fino ad oggi, viene fatta in un cantone svizzero, appunto San Gallo. Dapprima da lì partiva la produzione del lino, usato per realizzare biancheria, che poi veniva esportato già in pieno medioevo in tutto il mondo conosciuto. Il tessuto veniva ricamato, colorato, utilizzato per la realizzazione di cuscini. Ma ben presto il lino fu sostituito dal cotone.
Il tessuto, prima della rivoluzione industriale, veniva meticolosamente ricamato a mano: motivi floreali, scene di paesaggi, il tutto fatto creando vuoti e pieni , trasparenza e compattezza, senza mai cadere nella volgarità.
Difatti è un tessuto che vede maggiormente il suo utilizzo per realizzare capi di abbigliamento per bambine (e quanti vestiti siffatti ho indossato da piccola!) o abiti sobri e di classe per donne raffinate.
Certo è che, se osservate le vetrine tutto notate tranne la sobrietà, nonostante venga usato un tessuto “nobile”…
Modelli volutamente sciatti, sinonimo di un tessuto che simula il pizzo Sangallo, ma non naturale. Cosi mi prendo la briga di citare aziende che a mio avviso hanno rispettato l’anima del tessuto.
Come Michelangelo vedeva già nel suo pezzo di marmo l’opera, cosi Luisa Beccaria, stilista milanese, ha dapprima intravisto, nei meravigliosi pizzi a sua disposizione, e poi realizzato, abiti degni del materiale raffinato e signorile utilizzato.
Luisa Beccaria ha realizzato una femminilità morbida, delicata ma allo stesso tempo esuberante. La donna della Primavera Estate 2018 incarna tutte le qualità di una moderna Maria Antonietta al tempo del Petit Trianon: delicatezza, femminilità, impalpabilità.
Al contrario boccio i creativi che hanno usato il pizzo sangallo tessuto come inserti geometrici con pessimi risultati estetici, dove, il termine ‘pessimo’ lo uso non per un personale gusto, ma per ‘massacro’ della anima della materia, appunto il pizzo sangallo.
Quando si hanno di fronte tessuti di questo livello, lo stilista deve solo “estrapolarne” il capolavoro.
“Ogni blocco di pietra ha una statua dentro di sé ed è compito dello scultore scoprirla” – Michelangelo
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