Narni Città Teatro, la quinta edizione
Il sogno trasforma la città e avvolge gli spettatori
Giugno è un mese particolare per tante cose, ma per gli amanti del teatro, dell’arte, nonché per gli abitanti di Narni, piccolo centro italiano, è la possibilità di aprire l’intera cittadina alla cultura, offrire le sue mura che per incanto accolgono e restituiscono la bellezza e la magia. L’evento che da cinque anni si ripropone in questo periodo è Narni Città Teatro, organizzato da Davide Sacco e Francesco Montanari, direttori artistici della rassegna e del Teatro Manini di Narni, dal titolo importante, Sogni sospesi. È stata una compagine da affrontare ed elaborare con estrema enfasi, perché l’uomo è fatto di sogni, e questi, per la maggior parte, restano sospesi nella realtà, ma non saremmo mai noi stessi, senza di essi.
Anche in questa quinta edizione sono stati presenti attori, compagnie, spettatori e addetti ai lavori, tra le vie, nelle piazze, negli edifici della cittadina, trasformandola nell’accogliente casa dell’arte, perché qui non si vede solo teatro, ma si respira l’arte attraverso la musica, la danza, le mostre, la condivisione. Un impegno cresciuto anno dopo anno e che vede la cittadina protagonista della scena teatrale e non solo. Momenti di cultura alternati a momenti di divertimento e mistero.
Come a far riemergere la magia di Narni, resa famosa dal libro Le Cronache di Narnia, attraverso il sogno sospeso di ognuno di noi, per la cittadina si è visto Saurus, della Close-Act Theatre Company spettacolo dove hanno sfilato i dinosauri, un po’ terrorizzando, in questo caso qualche adulto, ma in maggioranza affascinando i visitatori che li hanno accolti con entusiasmo, così come i più piccoli. Un sogno capace di relazionarsi tra passato e presente, tra il nostro essere adulti e anche un po’ bambini.
Molti gli artisti che dal 14 al 16 giugno hanno calcato i vari palchi di Narni, raccontando di sogni: Roberto Vecchioni che ha animato l’evento clou della manifestazione, quello all’alba dell’Ala Diruta; Vinicio Marchioni che ha aperto la manifestazione con Estratto di Illusioni; Francesco Montanari, con Il viaggio dell’eroe; Davide Iodice che ha portato in scena al Teatro Manini, un testo di teatro sociale impegnativo, Pinocchio, che cos’è una persona; e poi Ebbanesis, Stop Gap Company, Associazione Archivio Storico Olivetti, Roberto Zappalà, Maud de la Purification, Gate22, Valter Malosti, Massimo Recalcati, Marco Foschi, Federica Fracassi, Danilo Nigrelli, Tindaro Granata, The Black Blues Brothers, Loredana Parrella, Nadia Baldi, Paolo Valerio, Giorgia Cerruti e Davide Giglio, Cornelia, Javier Girotto, Paolo Di Sabatino, Davide Cavuti, Alessandro Mari, Enrica Carini e Barbara Eforo, Giulivo, Angelo Pastore, Mauro Maurizio Palumbo, Elisa Gabrielli, Amedeo Carlo Capitanelli, Sabrina Santoro, Claudia Grassi. Valentina Dalsigre Cirillo, Jacopo Riccardi, Federica Sorino, Carlo Infante, Teatro Necessario, la Baracca dei Buffoni, Geracircus, Mickaël Martins Afonso, Caroline Escaffre Faure, le Radiose, Teatro Telaio, ScarlattineTeatro, Gemitaiz, Milena Mancini Kate McIntosh, Néle Azevedo, Close-Act Theatre Company.
Per chi frequenta il festival già da qualche anno, trascorrere tre giorni a Narni è come tornare a casa a ritrovare la famiglia. Qui, per tre giorni, si vive in simbiosi, tra spettacoli a cui assistere dal pomeriggio alla sera, pranzi e cene in cui condividere ciò che si è visto, o particolari eventi personali. Tutto nella più serena tranquillità, come una famiglia felice, un po’ come la pubblicità della famosa marca, perché qui, anche se c’è qualche screzio, alla fine si sta insieme e ci si diverte.
Ognuno si prende cura dell’altro, mentre la cultura accarezza le giornate e libera i sogni. E se per qualche motivo c’è un ritardo, una richiesta, lo staff guidato da Ilaria Ceci e lei stessa, si prodigano affinché tu non perda lo spettacolo, sii comodo e a tuo agio e ciò è valido per tutti gli spettatori. E poi camminando per le strade si incontrano gli stessi attori andati in scena, che si fermano a prendere un caffè, una bibita fresca, o solo un riposino. Narni Città Teatro è un evento da vivere con la consapevolezza che, essendo organizzato in un piccolo centro, si ha la possibilità di vivere all’interno dell’evento stesso.
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