OSA Around e la street art torna a Vietri di Potenza
Due artisti della street art, Antonio Perrotta e Riccardo Buonafede a Vietri per due murales a tema legalità
Dal 4 ottobre torna a Vietri di Potenza OSA Around, il festival di arte urbana, deciso a portare le avanguardie artistiche del settore in giro per il sud Italia. Con il Patrocinio del Comune di Vietri di Potenza, promosso dall’associazione Culturale Haz Art, il festival vuole continuare il filone originale, sorto nel 2017 a Diamante, la città dei Murales (CS) che sul suo territorio ha oltre 330 opere murali e per questo definita un “museo a cielo aperto”.
La cittadina di Vietri ha sposato questo filone artistico e ha offerto a due giovani artisti Antonio Perrotta e Riccardo Buonafede, la possibilità di realizzare due magnifici murales per il progetto “I muri della legalità”. Colorare il borgo cittadino di Vietri di Potenza, con l’intenzione di aprire una riflessione sul tema della legalità, offre la possibilità di proseguire un percorso artistico cominciato lo scorso luglio e che vede la realizzazione di opere che possano anche infondere speranza e coraggio ai giovani.
I due artisti sono anche fondatori e ideatori di due tra i più noti festival urbani italiani: Antonio Perrotta, in arte Attorrep, in particolare è founder e art director del Festival OSA – Operazione Street Art, ha abbellito il muro con un uccello che vola, spiegandone simbologia e messaggio: “Un colibrì vola libero e leggiadro così come, spero, possano spiccare liberamente il volo i sogni personali, i progetti di vita, l’indipendenza e l’individualità di ognuno di noi. È un po’ come quello che sta accadendo in questo piccolo borgo, dove i giovani hanno già vinto il loro futuro”.
L’opera di Riccardo Buonafede, founder e project manager di Manufactory Project, ha voluto rappresentare invece, l’influenza che il denaro ha sulla persone. Commentando la sua opera, ha dichiarato: “Credo che il pensiero di una pioggia di banconote susciti una palpitazione a chiunque. Potremmo finalmente estinguere quel mutuo, pagare gli studi ai figli, saldare i debiti, fare quell’intervento chirurgico necessario ma rimandato da troppo tempo. Per non parlare di quella vacanza mai fatta, l’auto nuova, la casa al mare, la barca, e così via. Nel dipinto le mani sono protese verso il cielo, un gesto di eterna aspettativa che conduce solo all’infelicità e all’insoddisfazione. Dovremmo invece considerare l’immagine capovolta, come se le mani facessero cadere nel vuoto il denaro per distruggere l’importanza che gli abbiamo attribuito e smettere di avere il solo obbiettivo di ricercare una sicurezza economica per poter essere felici. In fondo si tratta solo di un mezzo, utile alla sopravvivenza certo, ma comunque un mezzo. La vera felicità sta nel vivere la propria vita e le emozioni che la rendono unica, le emozioni positive ma soprattutto quelle negative. Solo allora potremo tornare ad essere davvero felici”.
Obiettivo del festival è quello di portare avanti il concetto di muralismo, come percorso di rigenerazione dell’arte pubblica contemporanea e di rivalutazione del territorio. Nella continua ricerca di dialogo tra arte e architettura, spazio e ambiente, affinché si possano riscoprire luoghi e, attraverso l’integrazione, parlare ai giovani e a chi ha il compito di proporre l’arte all’interno dei borghi del sud Italia.
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