Sanremo 2016 – terza serata

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La terza serata di Sanremo 2016 è dedicata alle cover e ricca di tanta musica, come annuncia lo stesso Carlo Conti all’inizio, visto che si esibiranno tutti e venti i big. Le scelte sono tra le più diverse, ognuno portato sul palco una canzone che li lega al passato, a un momento o ha voluto omaggiare un artista.

Le sorprese non si limitano a questo. Per esempio Patty Pravo ha deciso di portare una sua vecchia canzone, “Tutt’al più” del 1970, cantata insieme al rapper Fred De Palma. Ma l’artista è arrivata sul palco del Festival di Sanremo per festeggiare i suoi 50 anni di carriera, più che affrontare la gara vera e propria. Tra gli artisti scelti per le cover, Carosone e Lucio Battisti compaiono per ben due volte, rispettivamente da Neffa e Rocco Hunt, per il primo e Valerio Scanu e Francesca Michielin per il secondo.

I big, divisi in cinque gruppi da quattro, si affrontano con molta più disinvoltura, non è, in fondo la vera gara, ma la festa della musica. Da ogni gruppo esce un vincitore che avrà accesso alla sfida finale.

E appare subito festa quando a rompere il ghiaccio è la stessa Noemi, che entra per cantare una versione rock della bellissima “Dedicato” di Loredana Bertè, scritta da Ivano Fossati proprio per lei. Quindi è la volta dei Dear Jack con “Un bacio a mezzanotte” del quartetto Cetra in versione funky pop, poi gli Zero Assoluto con la loro “Goldrake” versione ballad e infine Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con “Amore senza fine“, un omaggio a Pino Daniele, cantautore molto importante per entrambi. Vince la sfida Noemi.

Nel secondo blocco Clementino porta “Don Raffae’” di Fabrizio De Andrè, emozionando con una bellissima versione della canzone, quindi Patty Pravo con la sua “Tutt’al più” che ha lasciato le strofe al rapper Fred Di Palma, Alessio Bernabei con “A mano a mano” di Riccardo Cocciante in versione acustica cantata insieme al duo pop Benji e Fede, mentre Dolcenera con “Amore disperato” di Nada. Tra questi Clementino è riuscito a convincere di più con la sua versione della canzone di De Andrè.

Il terzo gruppo vede Rocco Hunt con “Tu vo fa l’americano” in stile marpione, Elio e le Storie tese, a cui si aggiunge Rocco Tanica, che in questo periodo sta in sala stampa, che hanno suonato “Quinto ripensamento”, cover della Quinta di Beethoven del film la Febbre del sabato sera, quindi Arisa con “Cuore” di Rita Pavone, per alcuni un po’ chiassoso e Francesca Michielin in una bellissima rilettura de “Il mio canto libero” del grande Lucio Battisti. La sfida, qui, la vince Rocco Hunt.

Altro gruppo altre cover. Valerio Scanu con “Io vivrò (senza te)” di Lucio Battisti, eseguita al pianoforte, quindi Neffa che non rinuncia a Renato Carosone con “‘O Sarracino“, ma lui è napoletano come Rocco Hunt, quindi Irene Fornaciari che prende la canzone “Se perdo anche te” di Gianni Morandi e i Bluvertigo con la loro rilettura del capolavoro di Domenico Modugno “La lontananza“. Si aggiudica la vittoria Valerio Scanu.

Ultimo gruppo, ultime cover per la serata. Gli Stadio portano “La sera dei Miracoli” del grande Lucio Dalla, il quale compare in voce nel finale, Lorenzo Fragola con “La donna cannone” di Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri che si cimenta nella sua versione di “‘A canzuncella” degli Alunni del Sole e Annalisa con la canzone “America” di Gianna Nannini. Superano il gruppo gli Stadio.

La classifica finale vede il podio più alto per gli Stadio, con il loro omaggio a Lucio Dalla, quindi Valerio Scanu, Clementino, Noemi, Rocco Hunt. Ai vincitori il ranuncolo “cover”, ideato appositamente per la serata dai floricultori di Sanremo.

Tanti ospiti anche nella serata, a cominciare da Marciel, personaggio creato da Marc Hollagne, artista belga di fama internazionale, che sa unire cinema, teatro, clowneria e capace di uscire dagli schemi. Quindi Hozier che ha portato sul palco la sua super hit “Take Me To Church“, un simbolo per la lotta all’omofobia. Un Festival di Sanremo che tra strisce arcobaleno portate dai cantanti, canzoni e la presenza di Elton John sembra voler mandare un messaggio chiaro del mondo della musica alla questione che si sta dibattendo nel Parlamento italiano.

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Virginia Raffaele incanta ancora con la sua versione di Donatella Versage, ironizzando sul suo lifting. Nonostante i “problemi” per un occhio che le rimane chiuso, un orecchio che si stacca, ironizza molto sullo stile del film “La morte ti fa bella”. È scatenata e dispettosa, continuando a giocare con Carlo Conti, fino a regalargli una parte delle sue extension.

Gabriel Garko, invece, continua a ironizzare sulla sua difficoltà a seguire il gobbo, o a leggere i biglietti che gli vengono affidati, cominciando da subito dicendo che forse, dopo averlo conosciuto in versione co conduttore, il pubblico lo apprezzerà meglio come attore.

Ma l’attesa sembra tutta per i Pooh e la loro reunion per festeggiare i 50 anni di carriera della più longeva band pop italiana, che per l’occasione da quattro, diventano 5 con l’aggiunta di Riccardo Fogli. Sul palco le canzoni che hanno fatto cantare intere generazioni e che hanno ammaliato anche il pubblico sanremese: “Dammi solo un minuto”, “Tanta voglia di lei”, “Piccola Katy”, “Noi due nel mondo e nell’anima”, “Pensiero”, “Chi fermerà la musica” e il pubblico attribuisce loro una standing ovation per il pop italiano. L’ultimo brano è quello che ha portato il gruppo alla vittoria a Sanremo nel 1990 “Uomini soli“. Naturalmente non mancano i ricordi di tutti i componenti, intervistati da Carlo Conti.

Problema tecnico, invece, per la sala stampa che, al momento di votare per le Nuove proposte, si ritrova a dover fare i conti con l’impossibilità, di alcuni giornalisti, di avere accesso al voto. Poiché la sala stampa ha il 50% dei voti. Carlo Conti annuncia il tutto in diretta. I voti da ricontare saranno quelli di Miele e Francesco Gabbani che hanno cantato all’inizio della serata. Dal secondo conteggio, dopo aver fatto rivotare i giornalisti, il risultato viene ribaltato e Gabbani esce vincitore dalla sfida. La cantante Miele, insieme al suo discografico, intanto, chiede di aver accesso lo stesso alla finale di stasera. A decidere ci penseranno stamattina la direzione di Rai1.

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Sissi Corrado

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