Spamalot un successo di musical
Sbarca a Roma, dopo i successi di Milano e altre città italiane, il musical prodotto da Lorenzo Vitali e dal Teatro Nuovo di Milano, che si candida ad essere il migliore del 2018: Spamalot. L’opera realizzata da Eric Idle, membro dei Monty Pythone si ispira allo spettacolo Monty Python e il Sacro Graal del 1974, la cui traduzione e adattamento è stata affidata a Rocco Tanica. La regia è di Claudio Insegno, mentre la direzione musicale è affidata a Angelo Racz e la coreografia a Valeriano Longoni.
In scena, accanto al poliedrico Elio, del gruppo musicale Elio e Le Storie Tese, un cast ricco di interpreti quali Pamela Lacerenza, Pierpaolo Lopatriello, Andrea Spina, Umberto Noto, Filippo Musenga, Thomas Santu, Luigi Fiorenti che interpretano quasi tutti doppi ruoli. Con loro il gruppo di ballerini formato da Michela Delle Chiaie, Greta Disabato, Federica Laganà, Maria Carlotta Noè, Simone De Rose, Daniele Romano, Giovanni Zummo.
Lo spettacolo è un insieme di colori, musica, ritmi e battute, dal principio alla fine. A ricordare di cosa tratterà Spamalot, la voce fuoricampo di Pino Insegno, fratello del regista dello spettacolo per poi partire con la narrazione. Un presentatore ci annuncia che a Camelot re Artù è alla ricerca di valorosi cavalieri per la sua tavola Rotondissima. Per la sua ricerca Artù viaggia per il paese e si presenta in vari castelli, ma anche in zone in cui la vita non è proprio “una passeggiata”. L’importante è essere coraggiosi, impavidi e il re non avrà problemi a investire questi uomini a cavalieri.
Sul palco gli attori raccontano storie verosimili, ridicole, con passaggi da passato a presente, strappando risate al pubblico che si diverte moltissimo.
Bravissimi gli attori in scena. Elio è un mattatore e se non eccelle in danza, sicuramente si trova a proprio agio all’interno del musical tra attori e cantanti. Bravissima anche Pamela Lacerenza, una straordinaria voce la sua, come la presenza scenica. Nelle scene in cui i due si ritrovano insieme, tutto appare meraviglioso. Non sono da meno gli altri attori che calcano le tavole del teatro insieme ai due protagonisti. Si gioca sui doppi sensi, sulle battute, sulle paure e sui timori dell’essere umano, come sulla sue stravaganze.
Bravissimo il corpo di ballo che si esibisce in vari generi musicali, non disdegnando nemmeno il tip tap, e lascia stupiti per alcune coreografie che evidenziano non solo affiatamento, ma anche coordinazione e potenza fisica.
I costumi colorano e appagano la vista dello spettacolo, che insieme alla scenografia non lasciano dubbi sulla rappresentazione. Ci si trova dinanzi a uno spettacolo che attraverso la coesione tra musica, danza, parole, scenografia, colori, propone una storia bellissima.
Emerge un feeling e un trasporto che coinvolge anche il pubblico. È bello poter assistere a spettacoli del genere dove non solo il divertimento, ma anche l’armonia tra il cast traspare dal proprio lavoro.
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