Taglio del nastro per il Castiglioni Film Festival
Al via a Castiglion Fiorentino il festival del cinema con Michele Moscatelli
Ieri sera a Castiglion Fiorentino è stata inaugurata la IX edizione del Castiglioni Film Festival con il taglio del nastro da parte del sindaco Mario Agnelli che ha voluto accanto a sé l’assessore alla Cultura Massimiliano Lachi, che come ha sottolineato lo stesso sindaco, è stato il promotore del Festival; ma anche gli altri organizzatori dello stesso.
Prima del taglio del nastro, breve conferenza stampa a beneficio di giornalisti e protagonisti della prima serata che hanno visto Michele Moscatelli, regista, salire sul palco, per raccontare il primo film della rassegna: Anna Rosenberg un film girato nel 2020 proprio a Castiglion Fiorentino e precisamente all’interno del comune. Ad intervistarlo la direttrice del festival, giornalista, ufficio stampa e produttrice teatrale Rocchina Ceglia.
Subito viene sottolineato un fatto: il film, scritto da André Delauré, non è tratto da una storia vera, come si legge in alcuni articoli e recensioni dello stesso, nonostante sia specificato nei titoli di coda, ma è un insieme di eventi, racconti, storie, elaborate per parlare di discriminazione. Importanti, infatti, sono i temi del film che si riferiscono all’utilizzo del potere, di qualsiasi genere, per sovrastare gli altri, renderli deboli e quindi distruggerli, come ha tenuto a sottolineare anche la produttrice francese del film Antonella Di Nardo, presente alla serata.
È stato un momento emozionante per il regista, ritornato a Castiglion Fiorentino per girare ancora una volta, un altro film, e la produzione ha voluto sottolineare l’accoglienza del paese, dei cittadini e delle istituzioni che hanno reso la cittadina un set a cielo aperto. Perché, se in Anna Rosenberg tutto si svolge all’interno di una stanza, per la nuova produzione, invece, è stata invasa la cittadina stessa.
Castiglion Fiorentino è ricca di particolari location adatti ad un set cinematografico e i suoi cittadini, con la loro ospitalità e disponibilità, rendono il luogo accogliente, tanto da invogliare chi viene, a tornare. Ed è proprio quello che è accaduto alla produzione del film. La stessa Di Nardo, rispondendo alla domanda, se tornerebbe a girare ancora a Castiglion Fiorentino, non ha avuto esitazioni ad affermare la sua voglia di tornare in un luogo dove si sono stretti rapporti lavorativi e di amicizia.
Sul palco anche il direttore del doppiaggio Alessandro Perrella e il doppiatore Mario Cordova, per parlare del post produzione del film, girato in francese e dove la protagonista, Claudia Gerini, ha recitato per la prima volta in questa lingua, scegliendo poi di doppiarsi in italiano. Immensi complimenti sono arrivati per lei, come professionista umile e instancabile, pronta a provare e riprovare, fino ad ottenere un ottimo risultato. E i suoi sforzi non sono stati vani, visto i riconoscimenti e premi che le sono stati attribuiti per la sua interpretazione. Lo stesso direttore Perrella ha sottolineato la disponibilità della Gerini, attrice apprezzata e conosciuta anche fuori dall’Italia, che si è lasciata guidare attraverso il mondo, per lei fino ad allora sconosciuto, del doppiaggio.
Elogi sono arrivati anche per il doppiatore Mario Cordova, del quale si conosce la voce, avendo doppiato Richard Gere e qui, invece, l’attore francese Christophe Favre, riuscendo a restituire la sua ottima interpretazione. È stato anche il momento per presentare il suo libro Gli uccelli non hanno vertigini, un romanzo che parla di riappacificazione con il passato per andare oltre.
Alla conduzione del festival l’autore, regista e attore Dario Monticelli. Dopo il dibattito è stato proiettato il film Anna Rosenberg a cui hanno partecipato i numerosi spettatori giunti per il consueto festival cinematografico.
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