L’arte di Vasari e le voci dei doppiatori

La seconda serata della IX ed. del CFF è ricca d’arte con Luca Verdone e i doppiatori italiani

Il regista Luca Verdone protagonista sul palco della seconda serata del Castiglioni Film Festival a parlare di un documentario che ha girato sulla storia di Giorgio Vasari. Ad intervistarlo il giornalista di Rai Radio 3, Alessandro Boschi, colui che ci accompagnerà, nelle prossime serate, all’interno dei film e nel dialogo con gli ospiti che saliranno sul palco allestito sul Cassero di Castiglion Fiorentino. A presentare la serata Dario Monticelli accompagnato dalla direttrice artistica Rocchina Ceglia.

In un clima più che amichevole, perché Luca Verdone confessa di sentirsi a casa qui, in Toscana. Boschi ripercorre insieme al regista il lavoro sul documentario Le memorie di Vasari del 2017, che, partendo dall’autobiografia dello stesso Vasari, ripercorrono la straordinaria vita di uno dei maggiori artisti fiorentini. Un’esigenza, questa, espressa dal produttore Mario Venditti che, all’epoca, volle investire su un artista toscano, per raccontarne la ricchezza e la bellezza lasciata, poi, in molte città italiane.

Ciò che è stato prodotto non è proprio un documentario, poiché la struttura registica è diversa e si addentra nei ricordi scritti dall’artista, nelle sue emozioni, delineandone avvenimenti e opere che trascendono dalla semplicità di una semplice visione dei suoi lavori. Uno dei fatti che colpirono maggiormente l’artista fu l’uccisione del suo mecenate, Alessandro Medici, da parte del cugino Lorenzino; a causa di questo evento l’artista fu costretto a scappare da Firenze. È proprio da questo evento che colpì al cuore e sconvolse la vita di Vasari, che parte il documentario e si snoda attraverso la sua vita. Inoltre la produzione è internazionale, molti attori sono inglesi e il dialogo è in inglese, poi, naturalmente, doppiato.

Un prodotto magico, che restituisce storia, arte e cultura al mondo, attraverso un lavoro che prova ad uscire dai soliti pacchetti preconfezionati, regalando qualche emozione in più, mentre si addentra nella scoperta dell’artista, del suo lavoro e della società dell’epoca, in un mondo, quello odierno, che sembra voler cancellare del tutto il reale racconto del passato. Verdone si rammarica del suo lavoro per un semplice motivo, in post produzione è stato difficile racchiudere la storia di un artista così grande in un’1’30’’, ma i tempi erano quelli e i tagli sono stati necessari. Al termine dell’intervista l’assessore alla cultura di Castiglion Fiorentino Massimiliano Lachi, consegna un dono al regista Luca Verdone, che ringrazia e scende dal palco lasciando il posto ai doppiatori.

Sì, perché la serata si presenta interessante e ricca di ospiti. Chiamati sul palco del Castiglioni Film Festival, salgono Mario Cordova, Emanuela Rossi, Emanuela Damasio, Pasquale Anselmo, Massimo Rossi e il direttore del doppiaggio Alessandro Perrella, ed è subito immersione in uno dei mestieri più affascianti del mondo del cinema: il doppiaggio. Sul palco ci sono i doppiatori che prestano le voci a Emma Stone, Richard Gere, Nicolas Cage, Michelle Pfeiffer, Sean Pen, ma anche Pippi Calzelunghe, André di Lady Oscar e Terence di Candy Candy, solo per citarne alcuni.

Un mondo meraviglioso nel quale ci si è potuti perdere, tra ricordi di bambini e scene di film che hanno segnato la storia del cinema. Un immenso regalo che il Castiglioni Film Festival ha fatto agli affezionati frequentatori delle sue serate. Sentirli parlare e poi vedere le clip dove si vede e vive il mestiere dei doppiatori è stata una bellissima emozione. Tanti, troppi gli aneddoti che si sarebbero potuti raccontare, ma il tempo a loro disposizione è stato poco.

Il loro contributo sul palco è stato anche un momento per poter omaggiare un grande doppiatore, Ferruccio Amendola, considerato un innovatore del mondo del doppiaggio, oltre che un uomo di grande mestiere. In due delle clip fatte vedere sul palco, è stato possibile sentirlo ancora una volta, mentre prestava la voce a Robert De Niro e a Dustin Hoffman.

Al termine dei loro interventi anche i doppiatori sono stati omaggiati con un delizioso cadeaux offerto loro dal festival, con i ringraziamenti dell’organizzazione. Poi si è passati alla visione del lavoro di Luca Verdone, Le memorie di Vasari, alla presenza di un folto numero di spettatori e del regista stesso che si è intrattenuto fino alla fine della stessa.

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Sissi Corrado

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