Tutti al mare

Immagine da web

Siamo a luglio, ufficialmente in piena stagione estiva: le temperature si sono decisamente alzate e il desiderio di ognuno di noi, uomini, ma per lo più le donne, è scoprirsi, spogliarsi. Si mette in mostra l’abbronzatura, lo short corto che limita la visione hot, ma la coscia la si può vedere in tutta la sua maestosità e bellezza, la canotta attillata, la camicia di lino bianca (maschile) trasparente che lascia intravedere il muscolo pompato durante la fredda stagione all’interno di palestre.

Sandali con tacco, ciabattine brilluccicose, mocassini simili a pantofole. Vestiti a fiori di chiffon che a suon di vento ondeggiano e scoprono a tratti i fianchi di belle donne.

Gli uomini, zuppi di abbronzatura, dopo una giornata distesi al sole, sfoggiano tutta la loro bellezza al tramonto a bordi di piscina sorseggiando cocktail super colorati.

E il mare, oh sì, il mare, la moda del mare. Non vi riporto le pagine di riviste di moda, di tendenze di ciò che va, ne tantomeno vi racconto cosa gli stilisti hanno pensato per uomini e donne questa estate.

Vi riferisco quello che vedo tutte le domeniche al mare. Senza filtri e senza occhiali da sole, perché, fateci caso, portare gli occhiali filtra le bruttezze e tutto sembra più bello.

Si arriva in spiaggia come se ci fossimo appena alzati, stanchi e con l’unico desiderio di trovare un metro quadro dove stendere un telo e proseguire il sonno interrotto. Non pettinati, un mollettone che raccoglie capelli lunghi, un cappellino che blocca i ricci ribelli maschili.

Occhiali da sole, scuri, sporchi per non vedere, dovesse un raggio di sole risvegliarci, magliette messe al contrario e ‘ciancicate’ perché stirare fa sudare.

Abbinamenti improbabili, ‘cacovisivi’, come se fossimo stati obbligati ad andare, come se il medico ci avesse prescritto una terapia al sole curativa e per questo l’abbigliamento deve essere “punitivo” per la vista altrui.

Trovato il coraggio e con calma, ci si spoglia, il costume sta sotto.

Per quanto riguarda il look del costume maschile le opzioni sono ridotte, sufficienti ad essere criticati: boxer lunghi ad accorciare la figura assomigliante ai 7 nani, o in contrasto slip tipo slip che lasciano all’aria peluria incolta che dice “io sono maschio” e tatuaggi, tanti tatuaggi a distogliere forse lo sguardo di chi osserva da aspetti irrispettosamente non “eleganti”.

E le donne: tutte vip. Indossano costumini taglia 38, anche quando di 38 hanno solo il numero di scarpe, per, dicono, lasciare quanto più possibile, cm di pelle da bruciare al sole. Ma la visione non e’ piacevole, e la critica dovete consentirmela, perché tutto ciò che si indossa, sia anche un bikini deve essere adatto al nostro fisico, per migliorarlo, camuffarlo, farci sentire a nostro agio.

Certo non tutti i bagnanti sono distratti o disinteressati a presentarsi armoniosi con la natura, ma vi assicuro tanti. Sarà per questo che tutti indossiamo occhiali da sole scuri e sporchi?

 

O si è un’opera d’arte, o la si indossiOscar Wilde

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Arianna Alaimo

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