Ultimo strip con Rossella Pugliese
Al Teatro Belli debutta a Roma lo spettacolo Ultimo strip
Al Teatro Belli di Roma è andato in scena dall’8 al 10 marzo lo spettacolo scritto ed interpretato da Rossella Pugliese, Ultimo strip, con il disegno luci Errico Quagliozzi.
In scena per la prima volta a Roma, lo spettacolo che racconta la famiglia, di cui Rossella Pugliese sta portando avanti una trilogia, iniziata con Rusina e continuata con Ultimo strip, andato in scena per la prima volta al Campania Teatro Festival. Un lavoro che sta portando l’autrice a indagare all’interno dei rapporti familiari, scavare nel profondo delle loro anime e dei loro desideri, attraverso la ricerca di situazioni, storie che raccontano di conflitti, di amori dolorosi, a volte incomprensibili.
Ultimo strip mette al centro della vicenda una donna che si lascia trascinare dal desiderio degli uomini e dal piacere che prova nel rapporto che ha con loro. È una donna disinibita, che vive liberamente, consapevole che gli uomini prima di un rapporto dimostrano la loro freddezza e forza, dopo, invece, diventano docili. Però, tutti questi eventi che la travolgono, non le permettono di accorgersi dell’amore che prova per un uomo e dell’amore di un uomo per lei, ed alla fine li perde entrambi gli uomini. Anche il rapporto con la figlia è un rapporto teso alla propria evoluzione emotiva più che ad altro.
La drammaturgia, però, non esprime mai giudizi personali, ma lascia spazio al racconto, a volte molto esplicito e dirompente, che arriva con forza allo spettatore, fino a quando sarà lei stessa, aiutata da un percorso psicologico, a ripensare al suo vissuto e a scoprire, scavando nella memoria, gesti, parole, emozioni che non è riuscita a leggere nel momento giusto. L’ultimo strip può essere anche il primo perchè rappresenta quasi una presa di coscienza del proprio essere. È una narrazione che si avvicina a temi davvero importanti per l’essere umano: la famiglia, le tradizioni, la società, i rapporti interpersonali, la libertà sessuale. Il tutto fino ad arrivare alla tragedia, in un mix di emozioni.
Rossella Pugliese sale sul palco a piedi nudi e in abito da sposa e dimostra la propria bravura sulla scena. Entra ed esce dai personaggi con naturalezza: ora è la donna, ora la bambina. Voce e movimenti sono studiati e ben eseguiti. La naturalezza con cui balla e si muove mette in evidenza le lezioni di ballo che ha frequentato per anni con ottimi risultati. Inoltre usa con la giusta misura gli oggetti scenici, trasformandoli all’occorrenza. Questi sono essenziali per la scena e appaiono e scompaiono al momento opportuno, in una sorta di magica trasformazione che avviene in diretta.
Bello anche il disegno luci di Errico Quagliozzi che non perde mai il centro della scena, permettendo allo spettatore di entrare in sintonia con il personaggio sul palco e seguirne attentamente i movimenti.
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