Alice Asnaghi e il suo Biofila

La quinta pittrice di Trittico d’artista è Alice Asnaghi con le sue opere rivolte alla natura

Alice Asnaghi è la pittrice che ha esposto a Trittico d’Artista Selezione personale di opere in mostra – II edizione del mese di marzo. La sua esposizione Biofila, sarà presente alle Officine Beat di San Lorenzo, in Roma, fino a sabato 12 aprile, quando anche lei passerà il testimone ai prossimi espositori. La staffetta tra gli artisti, ideata e curata da Andrea Alessio Cavarretta, vede la collaborazione di Kirolandia, Officine Beat e CulturSocialArt, ma anche la presenza dell’attrice e presentatrice Stefania Visconti.

Alice Asnaghi è un’artista dalla grande fantasia che fuoriesce dai suoi quadri, ricchi di colori, mentre si ammira la natura che vi è ritratta. Il mondo ideale che la donna ritrae, rappresenta il legame e l’amore che l’artista ha verso la natura, perché la natura e l’uomo, vivono in una connessione di sentimenti, di intenti, che a volte sfuggono alla mente dell’essere umano, ma che l’arte, grazie ai suoi artisti, ritrova con precisione, nelle loro opere.

Salve. Il 16 marzo ha presentato a Trittico d’Artista Biofilia. Che cosa rappresenta il suo trittico?

Il mio trittico rappresenta tre paesaggi naturali, due di questi italiani e uno indonesiano. Nello specifico sono il Giardino di Ninfa, una faggeta abruzzese e una cascata balinese.

Perché lo ha chiamato Biofilia?

L’ho chiamato Biofilia perché il termine racchiude il messaggio della mia arte, la rappresentazione dell’amore e del mio legame con la natura.

Cosa ama raffigurare, in particolare, della natura?

Della natura amo rappresentare tutto ciò che evochi pace e armonia, come lo scorrere placido dell’acqua, la vegetazione lussureggiante, o la possenza dei tronchi degli alberi.

Abbiamo detto che ha presentato il suo trittico all’interno della serata dedicata al format ideato e curato da Andrea Alessio Cavarretta. Com’è andata la serata?

La serata è stata presentata dai bravissimi Andrea Alessio Cavarretta e Stefania Visconti ed è stata una serata all’insegna dell’allegria, dove si è parlato di arte e dove abbiamo condiviso le emozioni evocate dalle opere esposte.

Quali sono stati i commenti che ha ricevuto dal pubblico?

Il pubblico presente è stato molto coinvolto e incuriosito dal tema proposto e i commenti ricevuti sono stati molto positivi.

I quadri esposti sono ricchi di colori. Quali sono quelli che preferisce quando dipinge?

La mia pittura si contraddistingue per la resa cromatica vivace, il mio colore preferito e ricorrente è il verde. Il colore che più utilizzo e che non può assolutamente mancare dalla mia tavolozza è il verde acido, quello delle foglie appena nate.

Le capita di utilizzare nei suoi dipinti, a volte in modo necessario, colori che non vede o non sente molto adeguati? In questo caso a cosa pensa?

Un colore che non amo utilizzare nei miei dipinti ma che talvolta inserisco, a piccole dosi, è il rosso, a mio parere molto aggressivo e difficile da gestire. In genere non sono attratta dai colori molto scuri come il nero e il grigio. Nei miei dipinti infatti prevalgono i colori leggeri e luminosi.

Quali sono, invece i soggetti che predilige?

I soggetti da me preferiti sono le foglie, soprattutto le felci, ma amo dipingere anche gli alberi, i tronchi, le loro chiome e, insieme a loro, l’elemento acqua.

Come nasce un suo quadro?

La maggior parte dei miei quadri nasce da fotografie scattate durante i miei trekking. Amo camminare, passare il mio tempo libero in mezzo alla natura e immortalare dettagli con la mia macchina fotografica.

Cosa pensa davanti ad una tela bianca?

La prima cosa che nasce è l’idea, in seguito procedo all’acquisto della tela in base al soggetto che voglio rappresentare. La tela bianca è lo spazio dove la mia mente può finalmente proiettare l’immagine e la composizione elaborata prima di procedere al tocco della grafite. È l’inizio di un nuovo, bellissimo viaggio.

Qual è il dipinto che ha richiesto un lavoro più impegnativo e perché?

Un dipinto impegnativo è stato Ninfa romance, il giardino di Ninfa. La trasparenza e la setosità dell’acqua hanno richiesto diverse ore di lavoro per ottenere il risultato desiderato. L’acqua è un elemento meraviglioso ma non sempre semplice da rappresentare.

Com’è nato il suo amore per la pittura? Ricorda il suo primo dipinto?

Ho iniziato a disegnare e dipingere insieme a mia madre quando avevo circa 3 anni. Mia madre mi ha insegnato a disegnare e ad usare i colori. Il mio primo dipinto? Di sicuro una mucca, da bambina ne ero ossessionata e le disegnavo continuamente 🤣 L’arte è sempre stata parte della mia vita ed è tutt’ora la mia passione più grande, senza la quale non potrei vivere.

Quali sono gli artisti che nella storia ha più apprezzato?

Gli artisti che più ho apprezzato e amato sono in primis Dalì, ma anche Van Gogh, Gauguin, Klimt, Mucha, Kahlo, Rousseau.

E quelli dai quali prende ispirazione?

Quelli da cui prendo ispirazione sono Vincent Van Gogh, Henri Rousseau, Frida Kahlo.

Quali sono i messaggi che vuole mandare attraverso il suo lavoro?

La mia arte rappresenta il mio amore e legame con la natura e vuole ricordare allo spettatore quanto sia preziosa e quanto sia fondamentale preservarla.

A cosa sta lavorando in questo periodo?

In questo periodo sto lavorando ad un paesaggio indonesiano di mangrovie al tramonto, una panoramica orizzontale.

Se guarda al passato, qual è l’opera che avrebbe voluto dipingere lei? E l’epoca nella quale avrebbe voluto vivere? E perché?

Un quadro che avrei voluto dipingere è di Frida Kahlo e si chiama L’amoroso abbraccio dell’universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xólot. Lo trovo uno dei più grandi capolavori in assoluto, un dipinto che raffigura l’amore puro, quasi materno per Diego e l’abbraccio della terra, raffigurata come una grande Pachamama, la dea feconda della natura. Mi sarebbe piaciuto nascere negli anni ‘60, per godermi appieno gli anni ‘70 e ‘80, i miei preferiti a livello artistico, culturale e musicale.

Cosa si augura per il suo futuro da artista? E per quello da donna?

Per il mio futuro come artista e come donna mi auguro di continuare ad influenzare positivamente e ad avvicinare le persone alla natura attraverso i miei dipinti. Il mio sogno nel cassetto è acquistare un atelier tutto mio dove poter dipingere ed esporre le mie opere al pubblico, e perché no, magari un giorno insegnare la pittura a grandi e piccini.

Grazie e in bocca al lupo!

Grazie a te Sissi e viva il lupo 🐺

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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