Assegnati i premi del cinema di Venezia 2020
A Pierfrancesco Favino la Coppa Volpi della 77° mostra del Cinema di Venezia
Si è conclusa ieri sera con una diretta sulle reti Rai Movie e Rai Play e sulla piattaforma della mostra, la 77° Mostra del Cinema di Venezia 2020 con una cerimonia condotta da Anna Foglietta, durante la quale il presidente di giuria, Cate Blanchett ha consegnato i premi assegnati quest’anno. Un anno caratterizzato dalla pandemia, dalle mascherine, dalla difficile ripartenza del cinema e dello spettacolo, ma con tanta voglia di ritornare in scena, di riappropriarsi delle luci, della magia, delle storie che accompagnano questo mestiere. Non è stato un caso che i vincitori hanno sempre fatto riferimento alla dura battaglia per ritornare a girare in sicurezza, a riportare il pubblico all’interno delle sale. Alcuni dei premiati, poi, sono stati impossibilitati a raggiungere Venezia, come Chaitanya Tamhane bloccato a Bombei dal lockdown.
La serata ha avuto inizio con il contributo di due artisti. Il primo affidato alla poetessa e drammaturga Mariangela Gualtiero recitando l’emozionante poesia “nove marzo duemilaventi” che racconta del nostro lockdown, “E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano. Forse ci sono doni, pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo. C’è un molto forte richiamo della specie ora e come specie adesso deve pensarsi ognuno….” perché possiamo imparare e migliorare il nostro modo di vita. Poi è stata la volta di Diodato, il giovane vincitore del Festival di Sanremo con la canzone “Fai rumore”, che quest’anno è stato premiato nella categoria Miglior Canzone originale ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento per “Che vita meravigliosa” parte della colonna sonora de “La dea fortuna” di Özpetek. Il cantautore ha cantato una versione rivista appositamente per il periodo che stiamo vivendo, di “Adesso” uno dei suoi brani più celebri.
Quindi si è passati ai premi assegnati dalla giuria, quest’anno presieduta da Cate Blanchett e formata da Matt Dillon, Veronika Franz, Joanna Hogg, Nicola Lagioia, Christian Petzold e Ludivine Sagnier. 18 i film in gara tra i quali sono stati scelti i vincitori dei premi. Il Leone d’oro per il miglior film è stato assegnato al film americano “Nomadland” di Chloé Zhao, il racconto di come vivono e si spostano i nuovi nomadi d’America. Il Leone d’argento, gran premio della giuria è stato assegnato a “Nuevo orden”, di Michel Franco, film messicano.
Kiyoshi Kurosawa vince il Leone d’argento per la miglior regia per il film “Spy no Tsuma (moglie di una spia)”; il Premio speciale della giuria al film russo “Dorogie Tovarischi! (Cari compagni)” di Andrei Konchalovsky; per la Miglior sceneggiatura vince Chaitanya Tamhane per il film indiano “The disciple”.
Grande è stata l’attesa per l’assegnazione della Coppa Volpi, che premia le migliori interpretazioni femminile e maschile. Ad aggiudicarsela sono stati: Vanessa Kirby per il film “Pieces of woman” di Kornél Mundruczò e a Pierfrancesco Favino per “Padrenostro” di Claudio Noce. Hanno colpito le parole di Favino, in un breve discorso: “Come ha detto un regista, quando si gira un film è come se nascesse una stella e noi viviamo su quella stella per mesi e la sua luce si propaga nello spazio e sugli schermi. Dedico questo premio ai milioni di schermi che si accenderanno, alla luce che si propagherà, al brillare degli occhi nel buio“.
C’era attesa anche per il Premio Marcello Mastroianni rivolto ad un giovane attore o attrice emergente, una promessa per il cinema internazionale. Quest’anno il premio è andato a Rouhollah Zamani interprete del film “Khorshid (Sun children)” di Majid Majidi (Iran).
Attesa anche per la consegna dei premi della sezione Orizzonti, dedicata a 19 lungometraggi e 12 cortometraggi. Ad assegnare i premi una giuria presieduta da Claire Denis e composta da Oskar Alegria, Francesca Comencini, Katriel Schory e Christine Vachon.
Il premio per il Miglior film è stato assegnato a “Dashte Khamoush (The Wasteland)” di Ahmad Bahrami, film iraniano; la Miglior regia è andata a Lav Diaz per “Lahi, hayop (Genus Pan)” delle Filippine; il Premio speciale della giuria a “Listen” di Ana Rocha de Sousa; Miglior sceneggiatura al giovane regista italiano Pietro Castellitto per “I Predatori” con protagonista Giorgio Montanini.
I premi per le migliori interpretazioni sono andati all’attrice Khansa Batma per “Zanka Contact” di Ismaël El Iraki e all’attore Yahya Mahayni nel film “The man who sold his skin” di Kaouther Ben Hania. Per miglior cortometraggi vince “Entre tú y mila gros” di Mariana Saffon, mentre il Venice Short Film Nomination For The European Film Awards 2020 è andato a: THE SHIFT di Laura Carreira.
Un altro premio che proietta il cinema nel futuro, è stato assegnato dalla Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Claudio Giovannesi e composta da Rémi Bonhomme e Dora Bouchoucha, a Listen di Ana Rocha de Sousa
Nei giorni scorsi sono stati assegnati dal Cda della Biennale di Venezia, accogliendo la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera, i Leoni d’oro alla carriera: alla regista Ann Hui e all’attrice Tilda Swinton.
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt