Enrico Ruggeri all’Auditorium Parco della Musica di Roma
Uno straordinario Enrico Ruggeri, vitale e umano come sempre, ha salutato il ciclo di tour tra aprile e maggio, che ha portato il cantante e la sua band nei teatri di tutta Italia, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, prima di riprendere le performance nei concerti estivi. Con lui la band storica, che lo accompagna ormai da anni: l’amico storico e collaboratore di sempre, il chitarrista Luigi Schiavone, il bassista e voce Fabrizio Palermo, il tastierista Francesco Luppi e il batterista Marco Orsi.
I concerti prendono il via dal nuovo lavoro del cantante “Pezzi di vita“, accolto male dalle radio italiane e anche da molta carta stampata, oltre che dalle TV. I fan, invece, lo hanno applaudito e compreso, molto più della critica. Nel cd brani di vita, racconti di una frontiera emozionale, più che frontiera fisica, poesie trasportate in musica dalla bravura dello stesso cantante che ha saputo raccontare la realtà della vita quotidiana.
Bellissimi i testi dell’autore di due delle più belle canzoni della musica femminile italiana: “Il mare d’inverno” e “Siamo così“, lasciate cantare a due interpreti, Loredana Berté e Fiorella Mannoia. Ma è la Mannoia ad essere una degli ospiti più attesi al concerto all’Auditorium del Parco della Musica, dove ha cantato ben tre brani insieme al rocker italiano. Tra i due un intermezzo particolare, all’avvio della canzone che avrebbe dovuto permettere l’ingresso della cantante, la Mannoia non c’è, persa nei corridoi presenti dietro le quinte. Ruggeri non si scoraggia e canta da solo, fino a quando, intravedendola, ferma tutto e ricomincia la canzone dall’inizio. Non una sbavatura, da lì in poi. I due cantanti sono in sintonia, forti di 25 anni di collaborazioni e di amicizia.
Non solo la Mannoia. Il primo ospite a salire sul palco, uno dei migliori sassofonisti del mondo, Stefano Di Battista, che suona nel brano “Il mare d’inverno“. E poi anche Francesco Pannofino, attore, comico e adesso anche in veste di cantante. È lo stesso Ruggeri che sottolinea il suo prossimo album e canta con lui alcuni brani, tra cui Ciak.
Enrico Ruggeri non si stanca di ringraziare il suo pubblico, i suoi fan, gli amici che sono intervenuti al concerto e chi è salito sul palco, insieme a degli amici speciali, in prima fila. Ed è proprio per loro che gentilmente chiede agli spettatori di non correre subito sotto al palco, ma di attendere un segnale combinato con il suo bassista, in modo da far godere il più possibile, il concerto a tutti. Che dire, un grande uomo e un grande artista, come se ne vedono pochi in questi tempi dove primeggiano le “prime donne”.
Un plauso, invece, va al grande cantante milanese che con il suo rock, con le sue canzoni, scritte anche per altri cantanti, permette l’amore per la musica. Il suo spettacolo è musica, testi, canzoni del passato e del presente che raccontano della vita dello stesso Ruggeri, di quella s’immagina abbiano le persone che incontra per caso, ma anche dei suoi pensieri.
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