Il 5 marzo esce Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe
Buñuel, il narratore spagnolo
Dal 5 marzo al cinema il film d’animazione “Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe” distribuito da Draka Distribution e che ai Goya 2020, il premio cinematografico spagnolo più importante, è risultato il miglior film d’animazione. Stesso premio lo aveva conquistato all’omonimo premio europeo, gli EFA (European Film Awards) del 2019.
Il film, tratto dal graphic novel di Fermín Solís Buñuel in the Labyrinth of the Turtles, e diretto da Salvador Simó, scritto da Eligio Montero e Salvador Simó, prodotto da Sygnatia, The Glow, Submarine, Hampa Studio, Telemadrid, Canal Extremadura Tv è distribuito in Italia dalla Draka Distribution di Corrado Azzollini.
Il film è basato su una storia vera. Siamo nel 1930 e il cineasta Luis Buñuel prende le distanze da Salvador Dalì, con il quale aveva collaborato e in seguito all’uscita del lungometraggio “L’âge d’or” che aveva portato scandalo nella società fascista e clericale dell’epoca. In questo modo comincia a lavorare al documentario “Las Hurdes” (Terra senza pane).
In questo lungometraggio d’animazione si racconta uno spaccato di vita del regista, nel momento in cui cerca di liberare la sua arte. Appare necessario, quindi, soffermarsi sul rapporto con Dalì, del quale si sentiva frustrato per la sua fama, ma anche del rapporto con il padre, austero e distante, senza negare l’influenza che ebbe la sua formazione religiosa e, successivamente la dissacrazione del modello borghese e clericale che aveva fatto parte della sua crescita e quindi della sua vita. Resta fondamentale, nel narrare questa storia, soffermarsi sull’innato talento del regista, nel raccontare storie.
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