Kate annuncia la sua malattia

Seduta in giardino, da sola, la principessa comunica il suo stato di salute

Il video messaggio della principessa Kate alla nazione, mi ha lasciato una malinconia immensa. La donna è stata lasciata sola a raccontare un fatto privato, intimo, che riguarda la sua famiglia e che, per il ruolo che ricopre, interessa l’intera nazione e chi segue le vicende della casa reale inglese, con estrema inumanità, qualcuno direbbe nello stile inglese che caratterizza anche la vicenda. Lei ha voluto ringraziare tutti, dallo staff medico alla famiglia, alle persone che le sono state e le stanno accanto.

Eppure riflettendoci con attenzione, ho ripensato a tutte quelle figure di eroi ed eroine che hanno caratterizzato negli anni non solo la fantasia, ma anche la realtà. Quegli eroi ed eroine, però, che affrontavano da soli le vicende e le grandi battaglie, appartengono ad un tempo passato, che ha mostrato, in questi ultimi vent’anni, di essersi sbagliato. Non per forza chi deve affrontare una vicenda particolare, deve farlo da solo o sola, in particolare se accanto a sé ha la famiglia. È stato abbandonato quel concetto di atto eroico, perché gli eroi e le eroine, hanno bisogno degli altri, delle persone che restano accanto a loro a lottare.

In questa seconda visione che va ben oltre la famiglia, abbiamo visto tanti gesti affettuosi, significativi anche di amici che hanno condiviso esperienze e momenti per alleggerire la pressione di chi doveva affrontare qualcosa. Insieme si è più forti, insieme si può andare avanti, insieme non si ha paura. Peraltro la principessa Kate rappresenta un simbolo e un’icona per le altre persone e quindi, in ogni suo messaggio, deve stare attenta a ciò che afferma e a come lo fa. Un compito estenuante e difficile, che pesa enormemente sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla comunicabilità.

Per questo motivo, vederla seduta lì, su una panchina da sola, cercando di rispondere alle tante illazioni, supposizioni, che ha dovuto leggere o ascoltare, provando a spiegare che sta combattendo contro un cancro, ma che è piena di fiducia, che accanto a sé ha l’affetto e la presenza della sua famiglia, è stato doloroso. Chi ha preparato questo intervento, lo ha fatto in maniera asettica, perché l’ha lasciata sola. Lasciarla sola davanti alla telecamera, forse avrebbe funzionato se l’intervento fosse avvenuto in una stanza di palazzo, su una delle tante poltrone che, negli anni sono state protagoniste di tanti interventi. In quel caso, forse avrebbe avuto senso.

Non lo ha assolutamente avuto, invece, metterla dinanzi alla telecamera, da sola, su una delle classiche panchine che non solo i romantici, ma tutti, ipotizzano essere un luogo da condividere almeno con un familiare. Accanto a lei si sarebbe potuto sedere suo marito William, o sua sorella, proprio lì, alla sua sinistra, dove il vuoto di una presenza appare enorme.

Non avrebbero dovuto dire nulla, sarebbe stato o stata ad ascoltare il discorso della principessa, ma la sola presenza avrebbe fatto comprendere che la donna è sorretta realmente da tutti. E invece lì, seduta su quella panchina che appare troppo grande per lei, che mette in evidenza la sua fragilità, il suo dolore e sì, anche la solitudine di quel momento, la solitudine della principessa, si vede e sente troppo forte.

A farle compagnia ora, ci saranno le tante scuse che stanno arrivando per le polemiche nate proprio per la sua assenza e per le incognite sulla sua malattia, o le manifestazioni di affetto che arrivano e arriveranno da ogni parte del mondo, gli auguri di una pronta guarigione che in tanti le stanno inviando. Sta di fatto, però, che, a guardare il video, non si può non riflettere su come, ancora oggi, in un mondo dove la comunicazione è fondamentale, ci si veda e ci si senta sempre più soli.

 

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Sissi Corrado

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