L’Amante al Teatro delle Stanze Segrete
È un altro testo di Harold Pinter, quello che porta in scena la coppia formata da Giuseppe Oppedisano e Maurizia Grossi. I due attori, che erano già stati in scena con “Couples – The date“, un testo sempre di Pinter, rispolverano questa volta, “L’amante“, portandolo in scena al Teatro delle Stanze Segrete. In una location dal sapore intimo, si dipana la storia di Richard e Sarah, marito e moglie, borghesi, che vivono una vita divenuta piatta. La loro vita è caratterizzata da noi, stanchezza, routine, assenza di complicità, pieni di gesti uguali a se stessi nei loro comportamenti.
La loro idea di rianimare il matrimonio è quella di avere, ognuno, un’amante. Lei lo scegli colto, interessato al bello, un uomo sposato ma sempre educato e gentile. Lui, invece, sceglie una puttana, perchè, come dice alla moglie, non cerca un rapporto, ma solo una “sveltina”. Ed è il rapporto con i loro amanti che sembra rianimare la vita coniugale.
Il loro menage a quattro va avanti senza grandi intoppi, fino a quando, come risvegliandosi da un sogno, nella ricerca di una vita reale, lui cerca di risolvere la situazione. Due amanti, dei quali entrambi conoscono l’esistenza, ma che diventano insostenibili. Scoppia qualcosa, fino a raggiungere un finale insospettabile, uno di quei finali a sorpresa che piacciono a Pinter, e che spiegano abilmente, l’animo umano.
In questo testo Pinter, che analizza attentamente la situazione umana, dicendo che si vive di finzione, afferma il “Trionfo della menzogna dell’Amore“.
La regia dello spettacolo è dello stesso Oppedisano, mentre Dario De Francesco interpreta una piccola parte, oltre ad occuparsi di Fonica e luci.
Continua anche in questo testo il sodalizio tra Giuseppe Oppedisano e Maurizia Grossi, che sembrano aver travato in scena un’intesa importante. Sguardi e gesti che si seguono e non si perdono. La presenza di quello assente, si sente anche quando in scena resta uno solo dei due attori.
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