Mind the gap di Paola Tarantino
Nella splendida cornice del Teatro dei Documenti si realizza la storia di sei personaggi che rivivono in MIND THE GAP-waiting for an HAPPY END scritto da Paola Tarantino. Attendendo l’arrivo della metropolitana i sei riflettono e raccontano della loro storia, delle proprie emozioni. Il luogo, molto vicino alla visione reale di una fermata della metropolitana, si arricchisce di sei attori che raccontano, con enfasi, la storia di altrettanti personaggi, pronti a lasciarsi andare perché non hanno più una visione della vita che li possa realizzare.
Nell’impellente arrivo della metropolitana sul quale devono salire i sei protagonisti, metaforicamente molto vicina alla barca di Caronte, che traghettava le anime all’inferno, i sei si confrontano e riconoscono. Non si conosce la reale meta del loro percorso, ma si conoscono, in questo caso, i percorsi, le scelte che li hanno spinti a raggiungere decisioni così difficili ma inappellabili. Si, perché i sei personaggi, descritti nello spettacolo, hanno realmente deciso di porre fine alla loro vita in maniera tragica.
Tutto questo è MIND THE GAP-waiting for an HAPPY END scritto, diretto e anche interpretato da Paola Tarantino, che è in scena insieme a cinque compagni di viaggio: Diletta Acquaviva, Michele Degirolamo, Massimiliano Frateschi, Stefano Skalkotos, Paola Tarantino ed Emanuela Valiante.
Come sottolineavamo all’inizio, il teatro stesso si presta a rappresentare una magica fermata della metro, dove su alcune panchine, si muovono gli attori, consapevoli della loro forza, ma anche della propria fragilità. Il testo spiega proprio questo, la consapevolezza delle capacità personali di ogni personaggio, che conosce i propri meriti, ma si deve scontrare con l’insicurezza, il timore di non essere realmente all’altezza della propria fama o bravura, con le insidie del mondo. Nella loro storia ci sono sicuramente dei contrasti, ma questi non arrivano a risollevare il morale e le aspettative degli stessi.
La Tarantino mette in scena uno spettacolo che lascia molto alla riflessione e che mantiene alta l’attenzione dello spettatore. Ci sono momenti di pathos, ma anche ilarità, discussioni tra gli stessi e riflessioni. Plauso al giovane talento della Tarantino che non ha paura di affrontare argomenti spesso molto difficili.
Belle le interpretazioni anche dei sei attori che hanno calcato la scena, in un minimalismo scenico che evidenzia il loro accordo artistico. Sei attori che riescono a trasportarti nel loro mondo.
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt