Non ci sono più le mezze stagioni
Che bello in questi giorni osservare la gente, i loro look, il gusto nella scelta dei capi di abbigliamento.
Certo il tempo, le temperature non aiutano: ti alzi la mattina, esci sul balcone e hai freddo, quindi apri l’armadio 4 stagioni e metti giù cardigan, piumini 100 grammi, gli stivali, qualche calza.
Esci di casa pensando di aver fatto la scelta giusta, ma poi ti accorgi dalle esalazioni ascellari e da vampate improvvise come fossi in menopausa, verso l’ora di pranzo, che era meglio vestirsi con sandali, canotta e pantaloncini, visto l’innalzarsi improvviso delle temperature. Ma resisti, un po’ meno chi ti sta vicino, e ti riappropri della tua orgogliosa scelta di vestiario al calare dei vespri, dicendoti ho fatto bene a vestirmi un po’ più pesante, visto l’abbassamento di nuovo delle temperature.
Poi la mattina seguente, pensando al giorno trascorso, decidi di vestirti più leggero : short, t-shirt, sandali. Ma l’improvvisa nuvoletta di Fantozzi ti inzuppa fino alle mutande procurandoti un fastidioso raffreddore, che di buono ha solo il fatto che per qualche giorno ti rintani a casa e fanculo il giusto look.
Ma si può vivere così in attesa arrivi l’inverno e per forza di cosa devi assolutamente definire un look, un abbigliamento più pesante, più stabile.
Che fare quindi? Funziona sempre la regola del vestirsi ‘a cipolla’, ma non per odore, quanto per il fatto di avere addosso sotto forma di strati il giusto capo di abbigliamento adatto ai repentini cambi di umore del tempo, disparati in una stessa giornata?
Se vogliamo si. E’ fuori luogo andare in tenuta estiva, per forma e colori (ce lo siamo detti in un precedente articolo), ma è prematuro coprirsi in modo invernale. Certo è bizzarro trovarsi alla fermata dell’autobus e capire chi tra i due ha toppato: io che porto il giubbotto con cannolè di maglia o il tizio con infradito e canotta?
Nessuno dei due ha colpa, ma in effetti non posso consigliarvi un look da mezza stagione, perché ‘non ci sono più le mezze stagioni.’
E allora per essere carini, comodi e adeguati al clima direi di seguire quanto segue.
Per la donna. Non mettere ancora calze tipo collant, ma trovo adatti stivali bassi un po’ larghi da far respirare il piede, da portare con gonne larghe, o mini abiti, se il fisico ve lo consente.
Per chi porta i pantaloni, se sono stretti in fondo devono anche essere corti alla caviglia, e a quel punto non mettete, vi prego, le ballerine, piuttosto una sneackers (non mi fa impazzire, ma non è una ballerina), oppure un sandalo con tacco con braccialetto dietro e più coprente davanti.
Riprendete le belle camicie di cotone, celesti e bianche di taglio maschile e indossatele su gonne leziose e viceversa, la camicetta ‘romantica’ di seta portatela su un jeans, anche sbiadito, strappato, create contrasti di stile.
Avevo già parlato di cardigan, utilizzateli, magari su t-shirt super stampate. Riprendete le mantelle che sono un must have di stagione, e portatele per coprirvi ma con sotto qualcosa di ‘leggero’ (va bene ancora una t-shirt).
Non è necessario l’impermeabile, se piove usate l’ombrello, e mettete pure per essere originali, giacche da tailleur o ancora meglio giacche maschili su abitini “frou frou” bon ton.
Uomo. Avete sempre tutte le fortune. Se siete costretti a vestire seri per lavoro, il completo fresco lana vi permette la giusta copertura adeguata alle temperature pazze del periodo, ma basta con caviglie scoperte e calzini a vista. Allungate gli orli dei pantaloni, allargate il fondo dei pantaloni, affinché questi appoggino sulle scarpe “classiche” stringate e no sneackers.
Se vorrete essere casual, jeans magari “consunto”, ma no stretto e corto. Poi basta una camicia e una giacca, o una t-shirt e una giacca in maglia, e il gioco è fatto
Le mezze stagioni erano un atto d’estrema delicatezza e cortesia da parte delle stagioni intere: per risparmiare agli uomini il disagio di un brusco passaggio dal caldo al freddo. (Andrea Camilleri)
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