Ottavia Bianchi e Giorgio Latini invitano ad essere un po’ più felici
L’Altrove Teatro Studio è pronto per ripartire con Tutti un po’ più felici!
Inizia una nuova stagione anche per L’Altrove Teatro Studio, che si prospetta più felice, come recita lo slogan di quest’anno: Tutti un po’ più felici! Ad organizzare il tutto gli storici direttori artistici, Ottavia Bianchi e Giorgio Latini, che in questo teatro hanno investito la loro vita di artisti e di coppia.
Per la stagione 2023/2024 in cartellone hanno inserito 21 spettacoli che raccolgono dei debutti assoluti, nuove drammaturgie, concerti, eventi ed anche grandi ritorni, senza dimenticare il concorso dedicato alle nuove scritture di scena. Naturalmente non mancano nemmeno i corsi e laboratori, che rappresentano la struttura su cui si mantengono i tanti teatri Off di Roma.
Tanti i nomi noti del mondo dello spettacolo, ma anche molti giovani protagonisti, insieme ai frequentatori abituali del palco. Raccontano la stagione i due direttori artistici, Ottavia Bianchi, che ha inaugurato la stagione con un concerto, e Giorgio Latini, che sono pronti ad affrontare un nuovo anno e continuare ad invitare il pubblico all’interno del loro teatro.
È stata inaugurata la stagione 2023/2024 dal titolo Tutti un po’ più felici. Perché l’avete chiamata così?
Fin dall’apertura dell’Altrove Teatro Studio nel 2018 abbiamo stipulato un patto di reciproca fiducia con il nostro pubblico. Quest’anno ci piaceva rinnovarlo con una promessa, non uscire mai delusi dal teatro e quindi “un po’ più felici”
Per voi cosa vuol dire essere felici?
Che domanda esistenziale… (Giorgio) sarò un romantico ma per me essere felice è stare con mia moglie. E considerando la quantità di ore che lavoriamo lavorare insieme è una gran fortuna, altrimenti non ci vedremmo mai!
Tornando alla stagione teatrale, avete messo in cartellone 21 spettacoli, come li avete scelti?
Con lo stesso criterio che abbiamo usato da sempre: testi belli, interpreti capaci, regie intelligenti a servizio dello spettacolo. E, come nelle stagioni precedenti, un percorso parallelo dedicato alla musica composto sia da concerti in senso stretto che spettacoli con una componente musicale.
Sono tanti gli artisti che saliranno sul palco, molti sono amici dell’Altrove Teatro Studio, come vivete questo sodalizio con gli artisti?
Con stima reciproca. Da parte nostra perché siamo convinti che le loro proposte artistiche siano valide e appetibili, ma anche da parte loro che pensano all’Altrove un po’ come una seconda casa. Penso che essere degli attori ci abbia aiutato, fin dall’inaugurazione, a capire quali siano i problemi e le necessità di un collega quando arriva a teatro.
Quali sono le novità di questo nuovo anno? Quali le importanti conferme?
Nelle novità di prosa non possiamo non citare lo spettacolo con Massimo Wertmuller “In bocca al lupo, viva il lupo!” in cui viene analizzato il rapporto tra l’essere umano e questo animale maestoso spesso diffamato. Un’altra grande novità sarà lo spettacolo di “Lemuri il visionario” in cui Vittorio Centrone ci offrirà uno spettacolo giocato su tre livelli, teatro, musica e fumetto. Massimiliano Farau cura invece la regia di uno spettacolo musicale dedicato completamente alla musica di Stephen Sondheim che sarà portata in scena dalla stupenda voce di Joana Estebanell.
Tra i felici ritorni cito volentieri quello di Stefano Viali con “Les Autres” tre atti unici di Jean Claude Grumberg, una commedia al vetriolo che metterà in luce il razzismo latente nascosto nella società borghese e infine la nostra nuova produzione che andrà in scena a marzo “Cosa potrebbe andare storto” che vede in scena, oltre a noi due, Patrizia Ciabatta e Roberto Fedele.
Anche l’Altrove Teatro Studio ricorda Italo Calvino nel centenario della nascita…
Sì, ma come ci contraddistingue, in un modo assolutamente non banale. Grazie alla collaborazione con il regista Luca Manfredi e la partecipazione dei nostri allievi della “Accademia d’Arte Scenica” è nato il progetto “Nino racconta Calvino” una serata dedicata alla proiezione dell’episodio diretto da Nino Manfredi “L’avventura di un soldato” tratto da un Racconto di Calvino. Una bella serata per raccontare il rapporto tra questi due grandi della letteratura e del cinema e che vuole unire tre generazioni di attori, la passata, la presente e la futura.
Il tutto è cominciato il 30 settembre con un evento speciale per il teatro e per voi, in particolare per Ottavia: Ecco il mio cuore, Ottavia in concerto, dove hai presentato il tuo ultimo album. Com’è nato? Come è stato accolto dal pubblico?
La paura era quella di interessare un numero minore di spettatori che, abituati a conoscermi soprattutto in veste di attrice, potevano accogliere meno caldamente un concerto di jazz, oltretutto basato quasi totalmente su musiche originali. È stata una lieta sorpresa quella di registrare invece il primo evento in overbooking. E mi fa piacere dire che, oltre alla curiosità, ha giocato sicuramente un ruolo fondamentale la presenza di grandi musicisti tra cui Claudio Corvini alla tromba e Giacomo Ronconi, quest’ultimo sempre presente nelle nostre produzioni musicali.
Oltre agli eventi anche Prosit! La terza edizione del concorso Nuove drammaturgie per un nuovo teatro, riservato alla prosa. cosa vi ha regalato in questi tre anni?
La conferma che questo genere che molti insistono a definire desueto è ancora la spina dorsale del teatro contemporaneo. L’interesse e la partecipazione del pubblico in ogni edizione sono sempre enormi. In più è bello conoscere nuovi drammaturghi emergenti ogni anno, e senza “Prosit!” non avremmo la possibilità di farlo.
Cosa vi augurate per questa stagione?
Di continuare il processo di crescita che il nostro teatro ha avuto tutti gli anni ma soprattutto di non deludere la nostra promessa di felicità che è dedicata in primis al pubblico, ma anche ai giovanissimi che frequentano i nostri corsi di studio e lavorano per costruire il loro futuro in questo settore.
Grazie per essere stati con noi!
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