Pappa reale, storia di un alveare
Il testo narra una storia molto semplice, che parla di api, di addii, di semplici momenti di vita di un’ape regina pronta a lasciare il suo trono alla sua erede, in un normale susseguirsi di vicende. Pappa reale, una storia semplice, dicevamo, portata in scena da quattro attori, Arianna Paravani, Alice Di Carlo, Benedetta Parisi, Ettore Cassetta per la regia di Gabriele Paupini, aiuto alla regia Francesca Zerilli, luci di Andrea Casarini, costumi Benedetta Rustici. Lo spettacolo fa parte del concorso Diversamente Stabili per drammaturghi e registi, indetto dal giovane Teatro della Colazione.
Si presenta come una storia semplice, dal senso dark e noir e, con poche pretese. Un racconto molto ristretto sulla storia di un alveare e si riscopre a mettere in evidenza una delle attrici. È Arianna Paravani, la regina vecchia, stanca, malata, pronta a volare via verso nuovi lidi. La Paravani affronta una delle prove più intense, quella che la trasforma in una vecchia malata. Una prova riuscitissima, dove la stessa attrice riesce a immedesimarsi, ma anche a gesticolare con le mani, con il viso e con il corpo, riuscendo a compiere una trasformazione che la catapulta nel regno delle attrici con grande talento. Ottima nella fisicità e nelle voce e si, anche nello spirito.
Belli anche costumi e trucco che danno alla scena un’ambientazione consona alla storia. Buona l’interpretazione degli altri componenti della compagnia che, nei loro ruoli, ruotano attorno alla vera protagonista che è la vecchia ape regina.
Se non per la storia, il tutto andrebbe visto per la splendida interpretazione di Arianna Paravani.
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