Le stanze dell’anima

Flora Vona, attrice e cantante, in un film onirico e con atmosfere vintage

Proiettato alla Casa del Cinema di Roma, Le stanze dell’anima, un film diretto da Claver Salizzato e Patrizia Pistagnesi, su soggetto di Flora Vona, l’attrice e cantante che ne è anche la protagonista. Insieme a lei Luciano Roman, Paolo Persi e Samuel Peron.

La stessa Vona descrive il lavoro come un film onirico con atmosfera vintage, che racconta di una storia che vede protagonista Sara, attrice in declino, a causa del lavoro, ma anche della sua vita privata. La donna vive in uno stato depressivo, sentendosi sconfitta da quel mondo che prima le aveva dato tanto e ora, invece, le toglie tutto. Il suo è uno stato di depressione silente: lei si ritrova con una vita non appagante, non è felice. In molti, ormai, la considerano solo una meteora, nonostante le sue doti.

Così, dopo l’ennesimo provino andato male, si chiude in camera e beve tutta la notte. Ciò le provoca uno stato di alterazione dei sensi che la fa parlare con il suo alter-ego maschile, come se stesse in una seduta di psicoanalisi. Comincia a confrontarsi, cercando di comprendere cosa non è stata in grado di fare e cosa le hanno fatto gli altri.

Ed è in questo modo che la vediamo all’ultimo provino al quale si presenta in ritardo, per una serie di coincidenze. Per far sì che il regista le faccia fare il provino, sfodera tutto ciò che le rimane del coraggio e della determinazione affinché lui le dia un’occasione per dimostrare, ancora una volta, il suo valore artistico. Così sale sul palco e comincia la sua esibizione.

Il film non è realmente un film, quanto uno spettacolo teatrale registrato nel periodo del covid, all’interno della Sala Umberto di Roma. Le scene che si susseguono sul palco del teatro, sono di prosa, monologhi o pochi dialoghi, mentre in altri si susseguono canzoni o balli con decisi riferimenti a musical internazionali. C’è qualcosa di Cabaret, La La Land, Cantando sotto la pioggia, canzoni di Lady Gaga insieme a tango e monologhi intensi, come quello di Cleopatra. C’è tanta attenzione ai particolari e alle scenografie, quando presenti, perché in alcune scene il palco si presenta totalmente spoglio.

Poi c’è la parte danzante che vede la partecipazione del corpo di ballo Olimpo del liscio oltre alla presenza del ballerino Manuel Peron, tutto ciò accompagnato dalle musiche di Alessandro Vicario, tra brani editi e inediti e coreografie originali. Tra le righe di questo film/spettacolo, è possibile trovare diversi spunti di riflessione e cominciare a riflettere più attentamente sulle tante difficoltà che si incontrano nella vita, sul lavoro.

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche