Riapre il Teatro di Villa Lazzaroni

Il 4 giugno grande festa per la riapertura del Teatro di Villa Lazzaroni

Ebbene sì, riapre il Teatro di Villa Lazzaroni, grazie all’interessamento della Scuola Fondamenta Teatro e Teatri di Roma. L’inaugurazione è prevista per il 4 giugno tra le associazioni del territorio, la scuola Fondamenta e tanti personaggi del mondo dello spettacolo, pronti a festeggiare questo nuovo spazio culturale.

Lo spazio che in questi anni ha visto molto interventi, sarà dedicato alle tante iniziative delle associazioni sul territorio e non racchiuse solo all’interno del settore teatrale. La gestione, affidata tramite bando a Fondamenta La scuola dell’attore/Teatro e Teatri, guiderà una nuova realtà di teatro, quale Teatro di Comunità e presidio culturale del VII Municipio. Abbiamo incontrato il direttore artistico del teatro Giancarlo Sammartano, a cui diamo il benvenuto sulle nostre pagine.

Quanto è stato impegnativo riportare questo bene all’attenzione della cittadinanza?

L’impegno è stato consistente sia in termini di energie spese che in termini economici. Il Teatro di Villa Lazzaroni è stato chiuso per oltre quindici anni, abbandonato al degrado più severo. Gli stessi frequentatori della Villa ne avevano perso la memoria. Poi con l’impegno del VII Municipio si è proceduto ad un primo restauro, cui Fondamenta (vincitrice del bando pubblico di assegnazione) ha contribuito con il completamento dei lavori: poltrone, impianto luci, camerini. Un incontro fortunato tra pubblico e privato, quando il privato agisce per un fine artistico e culturale. Senza scopi di lucro.

Il teatro si trova in un punto strategico della città: è ben servito dai mezzi pubblici, accoglie un grande bacino di utenza. La sua riapertura si rivolge a un pubblico particolare?

Il Teatro è a poche centinaia di metri da Porta S. Giovanni, al centro di un quartiere popolosissimo – 250.000 abitanti circa – che si estende fino a Cinecittà, al Quadraro, a Morena. È a loro, ma non solo, che ci rivolgeremo. Non sarà solo un teatro di quartiere, anche se avremo la massima attenzione alla cultura e alla storia di questo territorio.

A cosa si potrà assistere all’interno dello stesso?

Tanti spettacoli, naturalmente. Ma non solo. Cercheremo di stabilire rapporti di scambio e collaborazione con le tante (94) Associazioni culturali e sociali del quartiere. Accanto al teatro esiste un Centro Anziani e una Scuola, con i quali saremo felici di collaborare. Quindi, Conversazioni di scena, presentazioni di libri, di film, mostre, incontri e dibattiti. Un’attività libera e democratica che, siamo certi, avvicinerà al teatro un pubblico nuovo.

Che cosa vuol dire che sarà un teatro di comunità?

Vuol dire che il Teatro di Villa Lazzaroni avrà due finalità e dimensioni: una squisitamente artistica e teatrale e l’altra sociale nel senso che le attività saranno vòlte ad accrescere l’interesse e l’attenzione nei confronti dei processi di creazione e condivisione artistica, condividere una agorà multidisciplinare e interculturale, avviare un’Attività Divulgativa e Formativa Artistica permanente, promuovere percorsi di inclusione sociale, stimolare le abitudini e i riti del consumo culturale della collettività cittadina, affermare una concezione formativa e non esclusivamente ricreativa della cultura. Si tratta di “mettere in circolo” queste risorse, evidenziando la loro appartenenza al territorio, esaltando i loro legami culturali e produttivi, coinvolgendo una pluralità di attori nella loro valorizzazione, traendone la capacità di generare valori, identità e benessere. Per Comunità, inoltre, intendiamo un pubblico non occasionale, fidelizzato e stabile. Una sorta di “abbonati” ideali che comprendano la filosofia del teatro. Un pubblico in grado di scegliere nella varietà di offerta culturale, quei capitoli del progetto in grado di interessarli.

Il teatro è un bene prezioso, in particolare per il territorio. Chi è chiamato a salvaguardare questo bene?

Spetta a noi tutti: operatori culturali e cittadini insieme. Il Teatro non è solo opera artistica, ma anche un bene culturale. Non è solo intrattenimento, ma anche riflessione e crescita. La nostra responsabilità va oltre la qualità delle proposte artistiche -certamente nuove e coinvolgenti- verso una cultura condivisa che abbia al centro i valori del dialogo, della comprensione, dell’internazionalismo. Attraverso il teatro -la sua pedagogia permanente- vorremmo attivare un visibile processo di maturazione morale e civile.

Giovani e meno giovani frequentano il teatro e gli eventi culturali in giro per la città. Come si propone il nuovo spazio nei confronti delle sfide maggiori, che sono quelle di riportare il pubblico a teatro, innovarsi e sperimentare nuove forme di confronto culturale?

Certo, riportare – in qualche caso portare per la prima volta – il pubblico al teatro non sarà facile. Intanto cercheremo di togliere la patina polverosa e intimidatoria del teatro per “pochi”. Un teatro per tutti aperto a tutte le ore, con tante iniziative diverse, segnerà l’immagine nuova e coinvolgente del nostro spazio. Dove per tutti non significa certo appiattirsi sul “generalismotelevisivo. Anche il pubblico dovrà fare la sua parte di sforzo.

Come ha risposto il territorio a questa notizia?

Molti non sanno ancora che il teatro sta per riaprire. Stiamo comunicando, letteralmente porta a porta, questa novità, e siamo certi arriverà a tutti quelli interessati a coglierla. In questo senso giornali, radio, tv, siti e social ci dovranno dare una salutare mano d’aiuto.

Cosa si aspetta dall’inaugurazione e dagli eventi in programma?

Ci auguriamo di riuscire a stabilire con gli abitanti del VII Municipio di Roma e con l’intera popolazione cittadina uno scambio di stimoli e sollecitazioni. Per questo le scelte artistiche saranno guidate dall’interdisciplinarietà e dalla ricerca di linguaggi artistici eterogenei con lo sguardo sempre puntato alla qualità, nel rispetto di una volontà mirata alla promozione dell’arte in tutte le sue forme e dallo sguardo trasversale sulle forme artistiche contemporanee: una molteplicità di influenze provenienti dal mondo del teatro, della musica, della danza, del cinema, delle arti figurative che amplificano i messaggi e mescolano i pubblici.

Grazie e in bocca al lupo per l’inaugurazione!

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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