Saraceno fa rivivere “Radio Aut”
Pierpaolo Saraceno porta in scena al teatro Palladium di Roma, in una sola serata, uno spettacolo intenso ed emotivamente coinvolgente “Radio Aut la voce di Peppino Impastato” che racconta la lotta di questo giovane giornalista e attivista contro il potere della mafia.
Peppino, anche se proveniva da una famiglia mafiosa, decise di schierarsi dalla parte dei più deboli, dalla giustizia e lo fece utilizzando le sue potenzialità, la parola e la scrittura. Ciò che lo rese, però, molto pericoloso agli occhi dei mafiosi, e soprattutto al capo Gaetano Badalamenti, fu la gestione di Radio Aut i cui programmi erano molto seguiti e la sua candidatura alle elezioni comunali. Così tanto pericoloso che alla fine la mafia ne decretò la morte in modo violento, camuffandola prima per suicidio e poi come errore di un attentatore.
Peppino Impastato, però, restò nel cuore della madre Felicia e in quello dei suoi amici che per anni si sono battuti perchè la verità venisse a galla e il sacrificio di Peppino fosse riconosciuto come tale. Da allora i giovani siciliani e non solo, soprattutto chi si appassiona alla radio e alle lotte contro le mafie, amano ascoltare la potenza che questo mezzo di comunicazione può offrire per cambiare le cose.
Ricordare Peppino nel suo ruolo fondamentale di combattente integerrimo e senza paura, è la meta che Saraceno si prefigge portando in scena “Radio Aut”. Sulla scena la storia di Peppino e l’amore per la sua lotta, con le lunghe ore di diretta radiofonica, mentre, dall’altra parte della scena, il dolore della madre che sospettava da sempre la tragica fine del figlio. Da una parte il coraggio di portare avanti le proprie idee, dall’altra la paura di una madre di perdere il proprio figlio.
Accanto a Pierpaolo Saraceno la giovane Mariapaola Tedesco che impersona più che la madre, il suo dolore lungo e infinito per il figlio, con una bellissima interpretazione che la vede esprimere un dolore reale.
Con loro anche un ballerino Daniele Baffo che narra attraverso la danza, il conflitto tra la vita e la morte, tra la mafia e Peppino, tra Peppino e la famiglia, mentre un fantasista aiuterà la madre ad immergersi nel proprio dolore, quando la scena verrà oscurata per annunciare la fine di Peppino. In scena la raffigurazione della vera location della sala radiofonica di Peppino, con arredi di fortuna e a poco costo.
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