Un pensiero per un eroe

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Domenica 19 luglio 1992. In via Mariano D’Amelio, nel pomeriggio, il giudice Paolo Borsellino, va a fare visita alla madre. Lo accompagna la sua scorta, che non lo lascia mai solo. Si sa che la stradadi via D’Amelio, non è una delle migliori, è stretta, quindi pericolosa. Era stata fatta richiesta alle autorità di Palermo, di vietare il parcheggio delle auto, richiesta caduta nel vuoto. In quel pomeriggio di caldo, sotto casa della madre del giudice Borsellino, era parcheggiata una Fiat 126 rubata riempita con 90 chilogrammi di esplosivo radiocomandato.

Il giudice arrivò sotto casa, scese dall’auto insieme agli uomini della sua scorta, mentre uno di essi parcheggiava la prima auto della scorta, quando ci fu l’esplosione. Non un posto isolato, non una via senza mezzi, case, negozi, ma al centro di Palermo, tra gli alti palazzi occupati dalle famiglie.

Nell’esplosione che dilaniò i corpi delle persone che erano giù in strada, morirono il giudice Paolo Borsellino, e cinque uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Un unico uomo della scorta si salvò Antonio Vullo, perché stava parcheggiando una delle macchine della scorta.

Domenica 19 luglio 2015. In una due giorni di commemorazioni, fra caldo e polemiche per una intercettazione che coinvolge la figlia del giudice Borsellino, Lucia, si ricorda il valore dell’uomo di legge e non solo, che ha sacrificato la sua vita personale dedicando a quella professionale e alla ricerca della giustizia la sua stessa esistenza. Valori questi, che sono stati assorbiti dai figli, dai nipoti e da tanti giovani che, grazie alle associazioni, alle commemorazioni, possono ricordare e guardare alla giustizia con occhi diversi da quelli cui viene vista da molti.

Le morti di mafia, le morti del silenzio, dell’abbandono, sono quelle che colpiscono di più perchè sono quelle che ci rendono impotenti e che ci fanno incazzare perchè non si riescono a impedire. Ma sono anche giornate di speranza, di pianificazioni per un futuro migliore. Eppure mi appassiona sapere che tanti giovani, adolescente, giovani adulti, hanno scelto di seguire la strada della legalità anche grazie a Borsellino, alle sue scelte di vita. Eroe facile da seguire, perchè non ha i superpoteri come quelli dei fumetti, ma una coscienza e un legame con la legalità che può essere interiorizzato, sfruttato e portato all’estremo per non cadere nella tentazione dell’illegalità.

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Sissi Corrado

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