Al Marconi Taxi a due piazze con Guidi e Ingrassia

Al teatro Marconi di Roma è in scena, fino al 15 maggio, “Taxi a due piazze“, una delle commedie più longeve del teatro, diretta da Gianluca Guidi, con lo stesso Guidi, Gianpiero Ingrassia, Renato Cortesi, Silvia Delfino, Francesca Nerozzi, Piero Di Blasio, Riccardo Bocci.
Il testo di Ray Cooney è stato riadattato per la versione italiana da Jaja Fiastri che lo ha ambientato a Roma, dove un tassista, Mario Rossi è sposato con Alice e vive a Piazza Irnerio 100, ma allo stesso tempo è sposato con Barbara e con lei vive a Piazza Risorgimento. L’uomo con un preciso sistema, riesce a mantenere viva la sua doppia identità per anni, fino a quando una sera, finisce in ospedale per aiutare una vecchietta che sta per essere scippata. Frastornato dalla botta presa in testa, Mario dà all’infermiera l’indirizzo di una casa e a un impiegato dell’ospedale, dà l’altro. Comincia in questo modo una commedia degli equivoci che si dipanano tra le forze della polizia che cercano di comprenderne l’errore e mogli e inquilini che si ritrovano a complicare la situazione.
Il tutto è condito da una serie di battute, doppi sensi, causati dalle continue bugie inventate da Mario che cerca in ogni modo di salvaguardare la sua doppia vita, mentre le due donne, ignare una dell’altra, non riescono a riconoscere il proprio marito.
Guidi e Ingrassia sono due mattatori eccezionali che divertono il pubblico e si divertono, ma soprattutto due professionisti della risata. Contornati da un cast eccezionale che li supporta in questa splendida versione di “Taxi a due piazze”, dove ognuno attraverso battute e gesti conquista il favore del pubblico che partecipa attivamente alla rappresentazione. Non a caso, per esempio, tra una corsa e l’altra dello stesso Guidi sul palco, si alza la voce di una signora dal pubblico che ridendo esclama: “Non ce la fa più”, provocando ulteriori risate anche sul palco ed è lo stesso attore che, a sorpresa risponde divertito: “Infatti per l’anno prossimo ho proposto Pirandello!”
È solo un episodio che rivela la grande empatia che scorre tra pubblico e palco, dove il cast, grazie ad un’ottima armonia, ad un lavoro di perfetto susseguirsi di battute e momenti comici che ne esaltano testo e bravura degli attori, insieme ai tanti accenti e atteggiamenti che rappresentano questo nostro essere italiani, si conquista il plauso per un ottimo lavoro.
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