B.L.U.E. un musical inventato

Andreste a vedere uno spettacolo senza sapere cosa aspettarvi, senza sapere la trama? E un musical del quale non si conosce partitura e canzoni? Beh, B.L.U.E. è proprio questo: è un salto nel vuoto della sceneggiatura, dei testi, delle canzoni, ma un salto che appassiona, un capolavoro dei Bugiardini, la compagnia teatrale che recita attraverso l’improvvisazione.
È difficile partire senza un argomento, eppure gli attori di B.L.U.E. fanno proprio questo, scendono sul palco con niente che la loro mente, la loro capacità di recitazione e il dono del canto, perché B.L.U.E. è un musical, dove non solo la storia, ma anche le canzoni e la musica, sono create al momento, in una miscela che risulta esplosiva.
Lo spettacolo comincia con delle domande rivolte al pubblico, impegnato nello scegliere l’argomento del musical, il posto in cui esso deve avvenire e il titolo dello stesso. Fatto ciò, quasi all’improvviso, comincia lo spettacolo. Per la prima al Teatro 7 di Roma, il titolo dello spettacolo è stato “Ho cambiato idea” l’argomento, un matrimonio dove lo sposo si tira indietro, perché non crede che questo sia il suo vero desiderio. Ed ecco comparire lo sposo e il padre, un celebrante, la sposa, la madre, una chiesa, la santa Filippa e la narrazione. B.L.U.E. è anche uno spettacolo di grande attenzione e ritmo da parte di tutti gli attori e musicisti che sono sul palco.

I suoi punti forti si basano sull’ironia, presente non solo nelle battute, ma anche nei gesti, sul gioco di parole e doppi sensi, accompagnati da ritmi alti e da una colonna sonora che ne segue l’andamento inserendosi con complicità. Si passa da momenti di grande ilarità ad altri più seri e riflessivi, come frasi che possono diventare improvvisazione di saggezza: “l’amore è come se uno ti alzasse da dietro sempre” è un esempio di frase, quasi una massima, citata durante la parte che vede lo sposo intento ad ascoltare i consigli dei compagni di gioco e del mister su le cose importanti della vita.
Chi pensa che improvvisare sia uno scherzo, che si possa dire di tutto, baciando la rima, accogliendo suggerimenti, si sbaglia, perché l’improvvisazione è inventare uno spettacolo ogni sera sempre nuovo, che sia divertente e non stanchi mai. In questo modo, quando si arriva alla fine dello spettacolo, ci si chiede perché sia durato così poco.
Bravi gli attori in scena per questo matrimonio mancato, Simona Pettinari, Cecilia Fioriti, Emanuele “Zazza” Ceripa, Francesco Lancia, Fabrizio Lobello, che nonostante l’improvvisazione, si divertono a divertire il pubblico con battute, canti e balli, bravi i musicisti che non perdono il contatto con la scena entrando nei momenti più adatti ed adeguati.
Bella la scenografia, minimale ma efficace, con lo splendido contrasto nero/azzurro non solo sullo sfondo, ma anche sui vestiti e intenso appare anche il contrasto di luce che sottolinea la fine delle canzoni immortalando alcune scene.
Uno spettacolo bellissimo, che andrà in scena al Teatro 7 fino al 25 settembre e che ogni sera presenterà uno spettacolo nuovo, senza precedenti e unico nel suo genere, perché non ripetibile.