Blanca, la serie di punta di Rai1
Una storia che intreccia noir e commedia, ricca di ironia
La serie italiana Blanca, giunta alla seconda stagione, rappresenta in particolare per la Rai, una prova nel sostenere ed elaborare una sceneggiatura che prova a riunire più generi. È un poliziesco che ha per base una storia che si dipana per tutta la serie, nella prima la ricerca del vero assassino della sorella di Blanca, nella seconda quella del bombarolo che minaccia Genova e in particolare i poliziotti, una commedia divertente o drammatica, a seconda delle situazioni e, anche se in modo leggero, la visione di una diversità. Quest’ultima, infatti, ci catapulta nelle mente di una persona non vedente, che ha affinato negli anni, gli altri sensi e, grazie a ciò, riesce a muoversi in modo abbastanza autonomo nel mondo dei vedenti.
Beh, se proprio devo fare un paragone, anche in alcuni tratti della serie, spesso sono proprio le persone che hanno la vista ad essere incapaci di vedere, mentre chi come Blanca, manca di questo senso, riesce a penetrare nell’animo delle persone e a percepire cose che spesso, distratti da altri sensi, non vediamo. Una certa riflessione la si può fare in questo che resta, volutamente, un prodotto per tutta la famiglia e godibile da un’ampia fetta di pubblico, come dimostrano gli ascolti di entrambe le stagioni.
Ce lo potevamo aspettare perché la sceneggiatura prende spunto dal libro Blanca della scrittrice italiana di noir Patrizia Rinaldi, che con i suoi romanzi ha ottenuto la sua notorietà nel mondo dell’editoria e questo è stato trasportato all’interno della produzione di serie. A investire in questo prodotto Matilde e Luca Bernabei che sta investendo in alcuni prodotti di rilievo.
Per rendere più vero il personaggio di Blanca, la produzione ha deciso di avvalersi della consulenza di Andrea Bocelli. Il tenore italiano ha cercato di aiutare la protagonista, interpretata da Maria Chiara Giannetta, con dei suggerimenti che sembrano aver sortito l’effetto sperato. Tra questi spicca la sensazione di sfidarsi sempre e, quando occorre, prendersi in giro, anche per sdrammatizzare situazioni spesso imbarazzanti.
Blanca Ferrando (Giannetta) è una ragazza giovane, che appena ha terminato gli studi universitari, decide di diventare consulente della polizia, contro il volere del padre Leone (Ugo Dighero) che ha timore per lei, anche se lui ha cercato di aiutarla a superare tutte le sue paure cercando di infonderle coraggio e fiducia nelle proprie capacità. Dotata di spirito e ironia, la giovane riesce a far breccia nel poliziotto Michele Liguori (Giuseppe Zeno) che, pian piano, ne intuisce le potenzialità, fino a sostenerla in maniera decisa, durante la seconda stagione, quando si affida al suo intuito per poter catturare l’uomo che semina il terrore tra le forze dell’ordine.
La giovane conosce i propri limiti, ma si sforza nell’affrontarli e superarli, con le conseguenze del caso. È coraggiosa, determinata, una combattente, come le ha insegnato a fare suo padre, ma ha anche le sue fragilità, che si manifestano nei momenti più difficili. È una donna di carattere, autonoma, che vive la sua vita cercando di fare il lavoro che le piace. Accanto a lei il suo cane guida Linneo, un bulldog americano femmina che la protegge nei momenti difficili, insieme alla sua migliore amica Stella (Federica Cacciola) che è anche la sua consulente per l’abbigliamento.
Quello tra Blanca e Liguori è un rapporto altalenante, che li spinge ad essere colleghi, forse qualcosa in più, ma che non si potrà risolvere immediatamente, anche perché entrambi vivono situazioni sentimentali difficile e complicatissime. Tra queste è particolare quella che vede Blanca insieme a Sebatiano Russo (Pierpaolo Spollon) il giovane accusato dell’omicidio della sorella della protagonista.
Ma il mondo di Blanca è fatto anche di oscurità, quella che la circonda da quando è divenuta cieca a 12 anni e che accompagna il suo essere donna. In questo caso entriamo nel suo mondo buio più volte, attraverso la pioggia, che con i suoi rumori permette a Blanca di vedere cosa c’è attorno a lei, o in situazioni in cui la vediamo muoversi all’interno di uno spazio totalmente buio. Questa è una percezione che ci avvicina al buio che circonda le persone che non vedono.
Intorno ai personaggi principali, ce ne sono alcuni davvero interessanti. Tra questi spicca il commissario Bacigalupo (Enzo Paci) uomo cinico e con l’aria sempre corrucciata, che sminuisce le capacità di Blanca pensando che sia troppo fragile. L’uomo ha anche una serie di problematiche a casa, con la moglie e, nella seconda serie, anche con la figlia, che permetterà di farlo conoscere in una nuova veste sia in commissariato che al pubblico. Un altro personaggio interessante è quello della giovane Lucia (Sara Ciocca) che pian piano, dalla prima serie, riesce a prendersi e gestire uno spazio sempre più ampio e convincente; attraverso un grande dolore che la colpisce nella prima serie, riuscirà a stravolgere la vita di Blanca mettendola sempre più spesso in discussione. Di lei, giovanissima attrice, si apprezza anche l’interpretazione.
Tra gli altri interpreti della serie ci sono Antonio Zavatteri, lo zio Alberto Repetto di Blanca; l’agente di polizia Nello Carità interpretato da Gualtiero Burzi; Michela Cescon, interprete di Nadia Zunino, la madre di Blanca, che aveva abbandonata quando aveva 5 anni; Stefano Dionisi che interpreta Polibomber; Chiara Baschetti che interpreta l’avvocatessa Veronica Alberici amica di Liguori. Non mancano nella serie diversi colpi di scena che modificano, via via, la storia dei personaggi, rivalutandone le caratteristiche.
Una delle particolarità della serie è la registrazione in olofonia, la prima al mondo, la cui tecnica consiste nella registrazione del suono a 360° che permette la riproduzione similmente a quella che ascolterebbe l’orecchio umanano, accompagnata da particolari effetti visivi.
Alla serie sono stati assegnati alcuni riconoscimenti tra cui quello ai Nastri d’argento – Grandi serie internazionali e Miglior attrice protagonista a Maria Chiara Giannetta nel 2022.
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