CTRL Z il riprovare a vivere
Il testo ha una lettura ben ritmata
Che cosa accadrebbe se avessimo l’opportunità di tornare indietro nel tempo e la possibilità di correggere i nostri errori? Oppure cambiare la nostra vita per permetterci di fare scelte diverse? Ma con la consapevolezza di rivivere più o meno, gli stessi dialoghi?
A rispondere a questa domanda ci provano Daniele Esposito e Annabella Calabrese, autori e registi di CTRL Z – indietro di una mossa uno spettacolo teatrale andato in scena al Teatro De’ Servi, in prima nazionale, per il Roma Comic Off. In scena la stessa Annabella Calabrese insieme a Andrea Standardi, Giovanna Cappuccio e Anna Lisa Amodio
Il racconto parte da Clara, una fotografa con un sogno, e fin qui nulla da eccepire, in fondo tutti ne abbiamo uno. Ma il sogno di Clara è particolare, lei vuole partire per le zone di guerra e scattare foto che ne raccontino le storie. Il suo fidanzato ha un sogno, anche su questo non ci saremmo sbagliati, il suo, però, è un sogno, come dire, “classico”, lui vuole sposare la sua fidanzata.
Clara ha un computer portatile che da dieci anni racchiude e conserva i suoi sogni, il suo lavoro, la sua vita al quale è affezionata quasi come se questo fosse vivo. Ha anche delle amiche che le raccontano le loro storie, chiedono consigli, aiuto, le affidano sogni.
Un giorno Clara scopre per caso, che il suo computer le permette di tornare indietro di una mossa, utilizzando i tasti CTRL Z, quelli che fanno la stessa operazione per i software che utilizza tranquillamente sul pc.
Farlo o non farlo? Perchè non provare? E Clara prova, solo che poi, dopo la prima volta la cosa le prende la mano. Ma sarà poi la scelta giusta tornare indietro e cambiare le decisioni prese in precedenza?
Sono tante le domande che emergono seguendo questo testo che ricorda tanto i film fantastici degli anni ottanta, ma che, se la maggior parte di questi apparivano solo divertenti, qui, forse complice il teatro o la maggior età, si aprono una serie di domande e riflessioni.
Il testo ha una lettura ben ritmata, con una vena cinematografica e interessanti spunti, divertenti, come lo sono le interpretazioni dei protagonisti. Tutti bravi, capaci di interagire in modo dinamico e divertente con la storia e gli altri protagonisti.
La cosa fantastica di questo spettacolo? Il rewind degli attori. Davvero geniale, poiché hanno saputo intrecciare l’interpretazione sul palco con un gioco di luci che ha messo in evidenza il loro muoversi all’indietro. Non era cinema, ma l’effetto era perfetto per questo spettacolo. Davvero bravi e complimenti al cast e ai tecnici. Citiamo, per le luci, in questo spettacolo importantissime, Enrico Marcacci.
Un piccolo neo, però, lo abbiamo trovato e sta nella ripetizione, a volte superflua di alcune scene. Forse dovrebbe essere asciugato un po’, perchè può risultare troppo ripetitivo.
Per il resto è davvero uno spettacolo interessante e bello da vedere. Complimenti!
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt