Daniela Diodato sponsor del concorso di CulturSocialArt

Amante dell’arte, donna giovane e determinata questa è Daniela Diodato

Quest’anno il Concorso Internazionale Parole del Cuore tra i Sentieri dell’Anima a tema Coraggio e Lealtà, ha come sponsor la Gallerie d’Arte e anche Casa Editrice Dadart, guidata dalla giovane, tenace e amante dell’arte Daniela Diodato.

Un incontro fortuito che ha unito due donne e la loro passione per l’arte, la cultura, la bellezza. Un lavoro di sinergie che si è concretizzato anche in un premio offerto proprio dalla Dadart che andrà ai vincitori del concorso. Lo stesso, in totale, è pari a 600,00 euro, suddivisi in € 300, al primo classificato nella categoria Poesie ed € 300,00 al primo classificato della categoria Racconti brevi.

Un premio che si è aggiunto all’ultimo momento e che andrà ad arricchire quello già programmato dall’Associazione Culturale CulturSocialArt. Ne parliamo insieme a Daniela Diodato che sarà presente alla premiazione del 2 dicembre al Teatro Trastevere di Roma e a cui diamo il benvenuto sulle pagine di CulturSocialArt.

Benvenuta Daniela. Dicevamo giovane, tenace e amante dell’arte, in quale di queste “vesti” ti senti più a tuo agio?

Sicuramente la parola tenace mi rispecchia moltissimo. Questo settore non è facile e la tenacia è tra le tante caratteristiche che bisogna possedere per poter andare avanti. Poi amante dell’arte sì, ma mi definisco di più un’amante del bello.

Hai un’attenzione particolare per l’arte, per gli artisti. Com’è nata la tua passione e quando hai deciso di trasformarla nel tuo lavoro?

La mia passione è nata circa 10 anni fa quando ho iniziato a conoscere il mio settore che mi ha affascinata fin da subito, qualcosa che mi hanno trasmesso gli artisti che ho incontrato durante questi anni. Ho deciso che questo sarebbe stato il mio lavoro quattro anni fa, quando ho rivisto una persona che mi ha entusiasmato particolarmente, che ha tanto creduto in me e anch’io ho creduto in lui.

Dadart è una tua creatura, è stato semplice o complicato metterla in piedi?

Dadart è una mia creatura che ho potuto costruire grazie alla mia squadra e ai miei collaboratori. Mettere in piedi Dadart è stato semplice, se pensiamo all’apertura di questa realtà, ma è stata anche una strada dura e piena di ostacoli e delusioni, se pensiamo che è il frutto di un percorso e quindi lo specchio dei miei investimenti in termini di tempo, amore e passione.

Cosa ami particolarmente del tuo lavoro e cosa, invece, vorresti poter cambiare per migliorarlo?

Del mio lavoro amo il fatto che mi fa stare sempre in eterno movimento. Amo incontrare le persone, che siano dei clienti o degli artisti. Credo che il valore aggiunto della vita siano proprio le persone e di conseguenza anche quelle che si incontrano per lavoro. Se potessi cambiare qualcosa per migliorarlo vorrei cambiare forse, qualcosa che riguarda la mia persona, per esempio diminuire la mia mania di controllo 😂

Parliamo di Arte, di Cultura, qualcosa che nel nostro paese sembra sempre messo in secondo piano. Tu cosa ne pensi?

Credo che se pur considerati un museo a cielo aperto, restiamo tanto indietro rispetto a delle nazioni come la Francia, la Germania, l’Inghilterra, per citarne alcune che conosco. In Italia non si sostengono gli artisti e chi vuole fare dell’arte il proprio mestiere. In altri paesi esistono sussidi e aiuti che incentivano l’artista a proseguire in questo cammino. Nel mio piccolo sostengo gli artisti che scelgo e cerco di investire per valorizzare il loro talento.

Cosa cambieresti o miglioreresti del mondo artistico nel nostro paese?

Beh, darei più opportunità, come dicevo prima, soprattutto agli artisti.

Quest’anno hai deciso di sostenere il II Concorso internazionale Parole del Cuore tra i Sentieri dell’Anima, cosa ti ha spinto a farlo?

Ad essere sincera, in primo luogo ho scelto di sostenere questo premio perché ho conosciuto una persona che me ne ha parlato con molto entusiasmo da riuscire a coinvolgermi. Sostengo, come dicevo prima, le cose in cui credo. La poesia per esempio è qualcosa che personalmente mi emoziona e se posso sostenerla per condividerla, come questo progetto fa, mi rende molto orgogliosa.

La Dadart ha deciso di sostenere i vincitori con un premio in denaro, un piccolo riconoscimento per il loro lavoro. Consegnerai personalmente i premi. Cosa provi personalmente? E professionalmente?

Sono emozionata all’idea di poter premiare personalmente scrittori e poeti, in parte lusingata. Professionalmente non avrei mai pensato di consegnare addirittura un premio.

Qual è l’augurio che fai al concorso e quale, invece, quello che fai alla Dadart?

Spero che questo concorso riesca ad ottenere l’attenzione che merita per poter comunicare a quante più persone possibili, che la poesia e il racconto sono arte e che in quanto tali fanno bene all’anima.

Alla Dadart auguro di poter avere sempre il coraggio di credere e di sognare.

Grazie per essere stata con noi!

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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